Baby Gang denunciato a Milano per violazione della sorveglianza speciale: fermato di notte sull'auto di lusso
Baby Gang viola la sorveglianza speciale: fermato dai Carabinieri alle 4.55 del mattino mentre girava Lamborghini a Milano, indossava un passamontagna
Nuovi guai in vista per Baby Gang: il trapper ha violato le restrizioni della sorveglianza speciale, che prevedono l’obbligo di restare in casa tra le 22 e le 7. È stato fermato dai Carabinieri di Milano alle 4.55 del mattino, sorpreso alla guida della sua Lamborghini con il volto coperto da un passamontagna. Solo pochi mesi fa, il trapper aveva mostrato pubblicamente la sua intenzione di cambiare vita.
- Baby Gang nei guai: cos’è successo
- Trapper fermato a Milano: girava in Lamborghini
- La sorveglianza speciale per pericolosità sociale
Baby Gang nei guai: cos’è successo
Baby Gang è tornato al centro delle cronache: vane, quindi, le dichiarazioni secondo cui avrebbe intrapreso un percorso di redenzione.
Il trapper, 23 anni, al secolo Zaccaria Mouhib, è stato fermato dalle Forze dell’Ordine nella notte tra il 17 e il 18 dicembre mentre si trovava in giro per le strade di Milano.
Baby Gang durante un concerto
Baby Gang avrebbe quindi violato la sorveglianza speciale, disposta dal Tribunale per un anno e mezzo.
Le restrizioni prevedono la permanenza in casa tra le 22 e le 7, salvo specifica autorizzazione del giudice per poter presenziare i suoi concerti.
Il 23enne è infatti attualmente impegnato nel suo La fine del mondo Tour.
Trapper fermato a Milano: girava in Lamborghini
Baby Gang è stato fermato dai Carabinieri a Milano alle 4.55 del mattino.
Il controllo è avvenuto tra via Melchiorre Gioia e via Galvani: il trapper stava guidando la sua Lamborghini Huracán.
Secondo il rapporto dei Carabinieri, il 23enne guidava la supercar con il volto coperto da un passamontagna.
A seguito del controllo, è scattata immediatamente una denuncia a carico del trapper.
La sorveglianza speciale per pericolosità sociale
La misura della sorveglianza speciale è stata imposta dal Tribunale dopo i fatti avvenuti nel 2021 in zona San Siro, a Milano. All’epoca, il rapper fu accusato di aver partecipato a disordini e di aver opposto resistenza a pubblico ufficiale, durante le riprese di un videoclip.
Più recentemente, nel luglio 2024, era stato condannato a 2 anni e 9 mesi per il suo coinvolgimento in una sparatoria nei pressi di corso Como.
Inoltre, ad aprile 2024, era stato arrestato per il suo possibile coinvolgimento in una rapina a Vignate. Dopo essere stato scarcerato a giugno, aveva lasciato intendere la volontà di cambiare stile di vita.