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L'imprenditore Francesco Ferrara arrestato a Rosta vicino Torino, il legame con l'ex capo ultras della Juve

L'imprenditore Francesco Ferrara è stato arrestato in un'operazione della polizia a Rosta, vicino Torino: il legame con l'ex capo ultras della Juve

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Francesco Ferrara, un noto imprenditore torinese operante nell’ambito dell’organizzazione di grandi eventi enogastronomici e nel settore del caffè, è stato arrestato assieme ad altre sette persone nella mattinata di lunedì 10 giugno nel capoluogo piemontese, durante un’operazione della polizia a Rosta, vicino Torino. Dalle indagini è emerso un legame con un ex capo ultras della Juventus. Lo ha riportato l’agenzia ‘ANSA’.

L’operazione della Polizia a Torino

All’alba di lunedì 10 giugno è stata avviata a Torino e nell’area metropolitana un’operazione della Polizia di Stato in esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) della procura del capoluogo piemontese, nei confronti di 8 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsione, sequestro di persona, violenza privata, porto e detenzione di arma comune da sparo e lesioni personali, aggravati dal metodo mafioso.

Il noto imprenditore arrestato assieme ad altre sette persone è Francesco Ferrara, 48 anni di Rosta (Torino), considerato da molti ‘il re dei Mercatini di Natale’ e dello street food.

Operazione a TorinoFonte foto: ANSA

Un momento dell’operazione di Polizia nel Torinese.

Le parole degli investigatori

Titolare dell’inchiesta è la pm Manuela Pedrotta. Luca Izzo, delle Sezioni Investigative del Servizio Centrale Operativo della Polizia, ha spiegato: “L’attività investigativa si è sviluppata da uno stralcio di un’importante indagine svolta a Torino che riguarda il calcioscommesse, dalle quali emergeva la figura di un noto imprenditore torinese attivo soprattutto nell’ambito della produzione di caffè”.

Lo stesso Izzo ha aggiunto: “In particolare, l’imprenditore avvalendosi di un noto pregiudicato legato a ambienti di criminalità organizzata, noto per essere anche un ex ultras, aveva di fatto monopolizzato quello che era il controllo del territorio attraverso azioni particolarmente violente che avevano suscitato allarme nella Bassa Val di Susa”.

Come riportato ancora da ‘ANSA’, l’ex capo ultras del gruppo della Juventus Arditi, accusato di estorsione con l’aggravante mafiosa, già arrestato all’epoca dell’operazione Minotauro, contro la ‘ndrangheta in Piemonte, è Giacomo Lo Surdo.

Un episodio scoperto durante le indagini

Uno degli episodi ha visto come vittima un ex collaboratore dell’imprenditore, che, con un’azione legale, ha chiesto il pagamento di circa 20mila euro di provvigioni per l’attività svolta. Contro di lui sarebbe stato organizzato un agguato per costringerlo a rinunciare alla querela. La vittima sarebbe stata picchiata, minacciata anche con una corda al collo.

 

Operazione a Torino Fonte foto: ANSA
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