Joe Biden sostiene il maxi-sciopero degli attori di Hollywood: le parole del presidente Usa, la situazione
Anche Biden dice la sua sul maxi sciopero ad Hollywood, il primo di scrittori e attori insieme dal 1960. Le parole del presidente Usa
Il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, sostiene il maxi-sciopero degli attori in corso a Hollywood. Il presidente ritiene che tutti i lavoratori, compresi gli attori, “meritino una giusta retribuzione”, ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca dopo la proclamazione dello sciopero che sta paralizzando Hollywood.
Le parole del presidente Usa
“Il presidente sostiene il diritto di sciopero dei lavoratori e spera che le parti possano raggiungere un accordo reciprocamente vantaggioso” ha affermato il portavoce della Casa Bianca Robyn Patterson.
La Casa Bianca ha rilasciato la dichiarazione il giorno dopo che la Screen Actors Guild – Federazione americana degli artisti televisivi e radiofonici – ha indetto uno sciopero a seguito al fallimento dei negoziati con l’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi.
Con sceneggiatori e attori fermi, Hollywood è sostanzialmente chiusa. Si tratta del primo sciopero congiunto nel settore dal 1960.
Cosa chiedono attori e sceneggiatori
Gli attori di Hollywood chiedono salari e condizioni di lavoro migliori, garanzie sulle pensioni, oltre a porre dei limiti all’uso dell’intelligenza artificiale nelle future produzioni televisive.
Allo stesso modo, gli sceneggiatori chiedono compensi più elevati, con particolare riferimento alle piattaforme streaming. I produttori e le rispettive società hanno respinto le richieste dei sindacati.
Il sindacato degli attori è sul piede di guerra: nella foto la leader, Fran Drescher
Il Ceo della Disney Bob Iger ha dichiarato che le aspettative di sceneggiatori e attori sono “semplicemente non realistiche”.
Chi è la leader dello sciopero
La leader del sindacato degli attori è Fran Drescher, 65 anni, celebre per aver interpretato “La Tata” nella celebre sit-com che ha spopolato negli anni ’90.
L’attrice ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica con un discorso infuocato pronunciato a Los Angeles, dove ha definito società come Netflix, Disney e Paramount come “disgustose”, accusando le piattaforme streaming di “perdere soldi a destra e a manca”, ma di garantire “centinaia di milioni di dollari ai loro amministratori delegati”.
In un discorso diventato virale sui social, Drescher ha accusato i dirigenti delle società di streaming di essere “avidi” e di ignorare i “contribuenti essenziali che fanno funzionare la macchina”, ossia gli attori.
Durante lo sciopero, ai membri del sindacato non è chiesto solo di non presentarsi sui set per le riprese, ma anche di boicottare anteprime, interviste di lavoro, cerimonie di premiazione, eventi promozionali e addirittura festival – elemento quest’ultimo che fa molto temere per le sorti dell’imminente Mostra del Cinema di Venezia di settembre.