Israele responsabile degli attacchi terroristici ai gasdotti in Iran: l'indiscrezione del New York Times
Il New York Times ha affermato che ci sarebbe Israele dietro gli attacchi ai gasdotti in Iran, un sabotaggio legato alla guerra ombra fra i 2 Paesi
Israele avrebbe condotto attacchi segreti contro due gasdotti cruciali in Iran, interrompendo il flusso di gas e calore verso province con milioni di abitanti, secondo funzionari occidentali e uno stratega militare iraniano. La notizia, riportata dal New York Times, se confermata segnerebbe un notevole cambiamento nella lunga guerra ombra tra i due paesi, che comprende attacchi aerei, terrestri, marittimi e informatici.
- Le esplosioni dei gasdotti in Iran
- La presunta responsabilità di Israele
- La guerra ombra fra Israele e Iran
Le esplosioni dei gasdotti in Iran
Ci sarebbe quindi Israele dietro gli attacchi ai gasdotti in Iran secondo il New York Times. Mercoledì 14 febbraio, poco dopo la mezzanotte, una potente esplosione aveva colpito il principale gasdotto dell’Iran, la “Linea 65”, nella provincia di Chaharmahal e Bakhtiari, causando un grande incendio e interrompendo la fornitura di gas.
Il direttore del Gas Strategic Center, Saeed Aghli, aveva dichiarato alla tv di Stato che le esplosioni erano state causate da atti terroristici condotti da sabotatori.
Aghli ha confermato che gli attacchi hanno interessato diverse parti dei gasdotti, precisamente vicino a Boroujen nella provincia di Chaharmahal e Bakhtiari, e a Safashahr nella provincia di Fars, fortunatamente senza il ferimento di persone.
La presunta responsabilità di Israele
Il New York Times indica Israele come responsabile degli attacchi ai due principali gasdotti iraniani all’inizio di questa settimana, citando due funzionari occidentali e uno stratega militare affiliato al Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane.
La testata americana afferma che Israele è stato implicato in precedenti azioni mirate ai siti militari e nucleari iraniani, nonché nell’assassinio di scienziati e comandanti nucleari, sia all’interno che all’esterno del paese. Inoltre, è stato accusato di condurre attacchi informatici per disturbare il ministero del Petrolio iraniano, causando disordini nelle stazioni di servizio nazionali.
La guerra ombra fra Israele e Iran
L’esplosione dell’infrastruttura energetica in Iran segnerebbe un’escalation nella guerra segreta, aprendo una nuova frontiera, secondo funzionari e analisti.
“Il piano del nemico era quello di interrompere completamente il flusso di gas in inverno verso diverse principali città e province del nostro paese”, ha dichiarato ai media locali il ministro del Petrolio iraniano, Javad Owji. Attualmente, nessun commento è giunto a proposito da Israele.
Secondo le fonti del Nyt, gli attacchi richiedevano una profonda conoscenza delle infrastrutture iraniane e coordinamento preciso, considerando che le due esplosioni in punti distinti del gasdotto sono avvenute in contemporanea. Un attacco che, sebbene non sia stato un grave problema per l’Iran sul piano del danno materiale, avrebbe un alto valore simbolico di “avvertimento” da parte di Israele.