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Indi Gregory poteva essere salvata dalla deplezione del Dna mitocondriale? L'analisi del medico Remuzzi

Il professor Remuzzi risponde alle domande sulle possibilità di prolungare la vita di Indy Gregory

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“Niente avrebbe potuto aiutarla”. Il direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano Giuseppe Remuzzi conferma l’impossibilità di salvare Indi Gregory, la bambina inglese morta di deplezione del Dna mitocondriale.

Le risposte del dottor Remuzzi

Il direttore dell‘Istituto Mario Negri di Milano, il professor Giuseppe Remuzzi, ha risposto ad alcune domande in un’intervista rilasciata a ‘Il Messaggero’ sulla vicenda di Indi Gregory, la bambina inglese morta a causa della deplezione del Dna mitocondriale.

Alla domanda sulla decisione di medici e giudici inglesi di fermare l’accanimento terapeutico sulla neonata, il professore ha risposto: “La piccola stava molto male e niente avrebbe potuto aiutarla. In queste condizioni, tenere quel povero corpicino attaccato ad una macchina che respira vuol dire solo prolungare l’agonia“.

Remuzzi Indi GregoryFonte foto: ANSA
Il direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano Giuseppe Remuzzi

Il medico ha chiarito che le condizioni della bambina erano irrimediabili e l’avevano posta in una condizione di sofferenza costante: “Vi assicuro che stare in rianimazione espone a sofferenze devastanti” ha dichiarato.

La decisione dei medici e dei giudici

La polemica che la vicenda ha suscitato è scaturita dal fatto che sia stato un tribunale a sancire che i medici dovevano togliere alla bambina il sostegno vitale. I giudici sono stati però interpellati soltanto perché genitori e dottori erano in disaccordo.

L’equipe che curava Indi Gregory aveva già stabilito che i trattamenti atti a tenerla in vita erano equivalenti all’accanimento terapeutico, che è reato in Inghilterra come in Italia. L’opposizione dei genitori ha però comportato un ordine da parte del tribunale.

Il professor Remuzzi ha commentato a riguardo: “Il destino della bambina era segnato da una malattia terribile, senza alcuna speranza di cura. Quello che hanno fatto i medici e i giudici è pensare esclusivamente all’interesse della bambina”.

La vicenda di Indi Gregory

La notizia della malattia di Indi Gregory e dello scontro tra medici e genitori è diventata di interesse nazionale in Italia quando il governo ha deciso di concedere alla bambina la cittadinanza del nostro Paese.

Questo avrebbe dovuto permettere il trasferimento della neonata all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che si era offerto di proseguire le terapie per tenerla in vita il più possibile.

I medici inglesi si opponevano anche a questa opzione, aggiungendo che le condizioni di Indi Gregory non le avrebbero permesso di sopravvivere al viaggio verso l’Italia. La bambina è deceduta lunedì 13 novembre.

indi Fonte foto: ANSA
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