Indagini in corso per il caso di Liliana Resinovich: a che punto sono, parla il procuratore capo di Trieste
Proseguono le indagini sul caso di Liliana Resinovich, la pensionata scomparsa a dicembre 2021 da Trieste
Le indagini sono in corso. Così il procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo ha spiegato come procede la vicenda attorno alla scomparsa e alla morte di Liliana Rasinovich, dopo le indicazioni del giudice per le indagini preliminari.
- La vicenda di Liliana Resinovich
- L'indagine e le ipotesi attorno al caso
- Cosa ha detto il procuratore capo di Trieste: a che punto sono le indagini
La vicenda di Liliana Resinovich
Il 14 dicembre 2021 scompare dalla propria casa di Trieste Liliana Resinovich, pensionata di 64 anni. Il suo cadavere viene ritrovato il 5 gennaio del 2022, nel boschetto dell’ex Opsedale Psichiatrico di San Giovanni.
La causa della morte accertata dall’autopsia è soffocamento. Il cadavere è stato trovato avvolto in due sacchi neri, con la testa avvolta in due sacchetti di nilon trasparenti.
Il marito di Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin
Inizialmente viene presa in considerazione l’ipotesi del suicidio, ma accertamenti successivi avrebbero dimostrato che il corpo era stato spostato, screditando questa pista.
L’indagine e le ipotesi attorno al caso
Il dettaglio più importante nel caso di Liliana Resinovich è stata un’impronta, trovata su uno dei sacchi in cui era avvolto il cadavere della donna, ma tutt’ora non ricondotta a nessun sospettato particolare.
Altro elemento che le forze dell’ordine hanno notato è la quasi assenza di residui animali sui sacchi che contenevano il corpo della pensionata, a segnalare che il cadavere fosse stato tenuto al chiuso prima di essere gettato nel luogo del ritrovamento.
Cosa ha detto il procuratore capo di Trieste: a che punto sono le indagini
Il giudice per le indagini preliminari ha indicato alle forze dell’ordine che indagano sulla vicenda di Liliana Resinovich di ricontrollare alcuni elementi lasciati secondo il suo parere in disparte durante la fase investigativa.
Il procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo ha quindi tenuto a precisare: “Le indagini sono in corso. Molte delle puntualizzazioni che ha fatto il Gip erano state già attività esplicate, solo che siccome non avevano portato alcun frutto non le avevamo formalizzate, adesso le formalizzeremo”.
Su quanto detto da dal gip De Nicolo ha poi continuato: “Ci sono veramente un numero ridotto di attività che non erano state già fatte.Tutto quello che si può fare per decriptare una vicenda che ha lasciato in angoscia tutta l’Italia è giusto che sia fatto. Il giudice ci ha additato un percorso, lo seguiremo“.