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Il caso Liliana Resinovich e la nuova svolta: sequestrati i telefonini a Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin

Sono stati sequestrati i telefonini di Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, e dell'amico Claudio Sterpin: a che punto sono le indagini

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A un anno e mezzo di distanza dalla scomparsa di Liliana Resinovich, le indagini sul caso potrebbero essere a un punto di svolta.

La mossa della Squadra mobile di Trieste

Come riferito da ‘Il Piccolo’, la Squadra mobile di Trieste ha sequestrato i telefoni cellulari di Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, e dell’amico Claudio Sterpin.

La mossa è arrivata una settimana dopo la decisione del gip Luigi Dainotti di non archiviare il caso, disponendo un supplemento di indagine.

Sebastiano VisintinFonte foto: ANSA

Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich.

Nel corso delle indagini era già stata acquisita la copia forense del traffico telefonico dei cellulari, ma i dispositivi erano stati lasciati nella disponibilità dei due uomini, anche per poterli intercettare (cosa che è stata fatta).

Il sequestro materiale dei due telefoni servirà a dare atto all’indicazione del gip Luigi Dainotti relativa all'”acquisizione e analisi di tutti i dispositivi telefonici e account in uso ai soggetti vicini a Liliana Resinovich”, allo scopo di acquisire nuovi elementi e confermarne altri.

La nuova perizia

La Procura, come confermato nella giornata di mercoledì dal procuratore capo Antonio De Nicolo, ha individuato il professionista cui affidare la nuova perizia medico-legale sul caso di Liliana Resinovich.

Il nuovo consulente è di fuori Trieste. Il suo nome sarà comunicato dalla Procura non appena il medico assumerà l’incarico. Sarà il medico legale individuato dalla Procura a decidere se sia necessario o meno riesumare il corpo della donna.

Repertato un frammento di un gioiello

Nelle scorse ore, inoltre, la Polizia scientifica ha repertato alcuni oggetti che una giornalista di Rai2 ha trovato nel parco dell’ex Ospedale psichiatrico, a pochi passi da dove il 5 gennaio del 2022 è stato ritrovato il cadavere di Liliana Resinovich. Si tratta del frammento dorato di un braccialetto o di una collana e di alcuni blister di compresse vuoti.

La giornalista li ha trovati casualmente mentre si trovava in quel punto dell’ex Opp per girare un servizio. Il terreno dove sono stati rinvenuti gli oggetti, subito dopo il rinvenimento del corpo, era stato setacciato in lungo e in largo. Gli agenti della Polizia scientifica hanno scattato alcune foto e repertato gli oggetti. Alla giornalista sono state prese le impronte digitali.

Caso Resinovich Fonte foto: ANSA
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