Il giudice pakistano favorevole all'estradizione del padre di Saman Abbas: cosa cambierà
Per l'estradizione del padre di Saman Habbas è arrivato l'ok dal tribunale del Pakistan, ma bisogna attendere l'ok del governo. Ecco cosa cambia
La corte pakistana ha dato l’ok per l’estradizione di Shabbar Abbas, il padre di Saman, ma l’iter non è ancora definitivo. La svolta arriva dopo almeno venti rinvii da parte del tribunale di Islamabad, e il padre della 18enne uccisa nel 2021 a Novellara (Reggio Emilia) dovrà rimanere a disposizione della Corte italiana per le udienze in corso nel Belpaese.
- Saman Abbas, l'ok del tribunale pakistano per l'estradizione del padre Shabbar
- Estradizione, parlano gli avvocati
- La posizione del padre di Saman Abbas
Saman Abbas, l’ok del tribunale pakistano per l’estradizione del padre Shabbar
La notizia è stata data dagli account ufficiali di ‘Chi l’ha visto’ sui social, il format che si è occupato del caso sin dall’inizio.
Secondo un’indiscrezione dell’avvocato di Shabbar Abbas, Akhtar Mahmood, il padre della 18enne uccisa a Novellara ha ottenuto l’ok dalla High Court di Islamabad per l’estradizione, che tuttavia ha rifiutato la richiesta di rilascio su cauzione avanzata dal difensore.
Saman Abbas, il casolare dove è stato rinvenuto il corpo. Il padre potrebbe essere estradato dopo l’ok del giudice pakistano
Come precisa ‘Il Resto del Carlino’, Shabbar Abbas dovrà restare a disposizione dell’Italia per le udienze che interessano ancora il nostro territorio, e potrà collegarsi in videoconferenza durante la detenzione presso il carcere di Adyala.
Estradizione, parlano gli avvocati
Come detto in apertura, la notizia è stata data da ‘Chi l’ha visto’ attraverso le parole del legale di Shabbar Abbas, Akthar Mahmood.
L’avvocato del padre della piccola Saman, tuttavia, precisa: “Il governo del Pakistan può bloccare la decisione, in base alla sezione 13 dell’Extradition act del 1972″.
Prima dell’ok da parte del governo pakistano, quindi, l’estradizione non potrà avvenire. Ancora, scrive il ‘Carlino’, la decisione finale spetta anche all’Italia da parte del Gabinetto del Ministro, trattandosi di una richiesta formulata dal nostro Paese.
‘Adnkronos’ ha raccolto le dichiarazioni di Barbara Iannuccelli, legale di parte civile, che ha detto: “Quello della Corte pakistana è un parere tecnico, ora vedremo la decisione dello Stato pakistano. Noi speriamo di vedere Shabbar Abbas, in Italia prima della sentenza”.
Quindi: “Riguardo ai tempi è difficile fare pronostici, ma speriamo che la decisione del Pakistan sia a breve perché in Italia il processo è ancora nel vivo”.
La posizione del padre di Saman Abbas
Il 23 settembre 2022 era emerso che Shabbar, in una telefonata effettuata poco più di un mese dopo la scomparsa della figlia, aveva detto: “Ho ucciso mia figlia“.
Per questo il padre di Saman Abbas era stato sottoposto ad arresto provvisorio fino al novembre 2022, quando in un casolare di Novellara furono trovati dei resti umani che, si scoprì, appartenevano proprio alla 18enne scomparsa.
Il Pakistan aveva emesso un mandato di cattura e più volte lo Stato Italiano aveva chiesto la collaborazione nel procedimento penale contro il padre di Saman e gli altri familiari.
In questo momento Shabbar Abbas è imputato presso la Corte d’Assise di Reggio Emilia insieme alla moglie Nazia, latitante, allo zio Danish Hasnain e ai due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq.