Il caldo non dà tregua all'Italia, venerdì 16 città da bollino rosso: temperature roventi per tutto luglio
L'Italia continua ad essere stretta nella morsa del caldo: ecco le città più colpite
Venerdì 22 luglio è attesa un’altra giornata incandescente, con il caldo che si farà ancor più pressante: le città da bollino rosso per il rischio elevato di ondate di calore passeranno dalle 14 di oggi alle 16 di domani.
- Bollino rosso, le 16 città più colpite dal caldo
- Ondata di calore, chiude anche la ski-area del ghiacciaio dello Stelvio
- A Roma raddoppiate le chiamate al 112
Bollino rosso, le 16 città più colpite dal caldo
Quelle che già oggi hanno il bollino rosso, e lo manterranno per i prossimi due giorni, sono: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Genova, Latina, Perugia, Rieti e Roma. Campobasso, Frosinone, Milano, Torino e Viterbo.
Da venerdì l’allerta si estenderà anche a Verona e Trieste. Lo mette nero su bianco il bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute, che monitora quotidianamente 27 città capoluogo di provincia.
Ondata di calore, chiude anche la ski-area del ghiacciaio dello Stelvio
“Oggi purtroppo dopo un periodo con temperature altissime, con lo zero termico oltre i 4400 metri, ci siamo arresi e dobbiamo comunicare nostro malgrado la sospensione temporanea dello sci al ghiacciaio dello Stelvio“, ha dichiarato Umberto Capitani, il gestore degli impianti di risalita in Alta Valtellina, al confine con la provincia di Bolzano, dove si pratica lo sci estivo, da giugno a novembre.
“Resteranno al momento in funzione solamente le Funivie per i pedoni – ha spiegato l’imprenditore titolare anche di alberghi a Bormio -. Siamo fiduciosi che con le prime perturbazioni possa migliorare la situazione attuale e si possano riaprire anche le piste per gli allenamenti delle Nazionali di sci e per i turisti. Speriamo che il meteo ponga le condizioni per tornare a sciare”.
A Roma raddoppiate le chiamate al 112
A Roma sono raddoppiate le chiamate al 112 (numero unico per le emergenze, quindi anche ex 118) con richieste di tipo sanitario, toccando quota 1.800 al giorno quando abitualmente nella Capitale sono poco più di 800.
“Si tratta soprattutto di anziani ma non mancano i malori da caldo segnalati da persone più giovani, sia all’interno delle case che in strada”, ha spiega Livio De Angelis, direttore regionale del Soccorso pubblico, raggiunto dal Corriere della Sera.
“Chi soffre di patologie ipertensive, ad esempio, non è consapevole di dover rimodulare la terapia ed è quindi soggetto a svenimenti per ipotensione”, ha aggiunto il direttore.
“E poi abbiamo soccorso molti cardiopatici e soprattutto pazienti con malattie croniche respiratorie. Accanto a loro, abbiamo avuto richieste di aiuto dal litorale per colpi di calore accusati dai turisti sulle spiagge. C’è ancora molto da fare per insegnare ai cittadini come proteggersi dagli effetti del caldo“, ha concluso De Angelis.