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I messaggi dell'ex comandante alla vigile uccisa Sofia Stefani: "Sono esausto, me ne vado senza dire niente"

Prima di uccidere Sofia Stefani, l'ex comandante le avrebbe mandato dei messaggi in stato di agitazione: "Non sopporto più questa pressione"

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Spuntano i messaggi inviati dall’ex comandanteSofia Stefani, la vigile uccisa all’interno del comando di Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna, giovedì 16 maggio. Tra i due ci sarebbe stata una relazione. Come riporta ‘Corriere della sera’ e come documenta ‘Pomeriggio Cinque’, Giampiero Gualandi avrebbe manifestato il suo "dissidio interiore" – parole usate dal gip Domenico Truppa nelle motivazioni del provvedimento di custodia cautelare a carico del 62enne – in una serie di messaggi inviati alla donna.

Nello specifico, Gualandi avrebbe scritto: "Non vivo più, non dormo più, non mangio più", ma anche: "Sono esausto, me ne vado via senza dire niente a nessuno, non reggo più". Infine: "Non ho energia, non sopporto più questa pressione". I messaggi sarebbero stati inviati alcuni giorni prima della tragedia.

Secondo la sua versione, il colpo sarebbe partito per errore mentre lui puliva la pistola, per poi centrare Sofia Stefani in pieno volto. Gualandi, infatti, ha parlato di un incidente: Sofia Stefani, 33 anni, avrebbe raggiunto Gualandi al comando, che voleva interrompere la loro relazione. Tra i due sarebbe scoppiata una lite degenerata poi in una colluttazione. Una versione che gli inquirenti hanno ritenuto poco credibile.

Secondo il gip Truppa, sarebbe "evidente che Gualandi fosse stressato, come si evince dal tenore dei messaggi inviati nei giorni precedenti a Sofia Stefani". Intervistata da ‘Pomeriggio Cinque’, un’amica di Sofia Stefani racconta che i due di sentivano spesso e che dopo ogni telefonata la 33enne appariva "sempre un po’ strana, un po’ agitata".

sofia-stefani-omicidio-giampiero-gualandi Fonte foto: Facebook - Stefani Sofia / ANSA
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