Green pass, Bassetti attacca chi dice no: "È contrario a riaperture"
L'infettivologo Matteo Bassetti spinge per il green pass obbligatorio anche in Italia, attaccando il fronte del no
Al centro del dibattito in questi giorni c’è il Green pass obbligatorio per entrare in ristoranti, palestre, stadi, musei, aerei e treni. Una misura adottata dal governo francese per incentivare le vaccinazioni anti Covid e che potrebbe a breve venire introdotta anche in Italia; Governo, Regioni e Cts ne stanno discutendo.
Tra i partiti della maggioranza di governo c’è da registrare la contrarietà della Lega, mentre Pd e Forza Italia sono a favore. Al Green pass obbligatorio si oppone Fratelli d’Italia, mentre molte Regioni appoggiano la proposta.
Nel dibattito è intervenuto anche Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova. All’Adnkronos ha dichiarato che il Green pass “è lo strumento per non chiudere più, chi è contro questo documento è contro le riaperture“.
“Spero si arrivi ad una ‘via italiana’ per il green pass – ha detto – e mi dispiace sentire che c’è qualcuno così contrario, soprattutto alcuni partiti politici che erano dalla parte dei ristoratori e dei gestori delle discoteche, dicendo che si doveva aprire”.
“Il Green Pass – ha spiegato Bassetti – è lo strumento per non chiudere più, chi è contro questo documento è contro le riaperture. Torneremo allo stadio in presenza forse al 100%, andremo al teatro e al cinema. Come sta facendo tutto il mondo. Il Green pass alza il livello di sicurezza per i vaccinati e i non vaccinati”.