Germania, sparatoria ad Hanau: il terrore dei testimoni

Mercoledì sera tragico ad Hanau, in Germania, dove undici persone sono morte in due diverse sparatorie avvenute attorno alle 22 in due locali. Tra le vittime anche il killer, trovato morto nella sua abitazione, identificato fin qui col nome di Tobias R. Il killer ha preso di mira prima il ‘Midnight’ a Heumarkt, nel centro città, poi si è spostato all’”Arena bar & Cafè’, nel quartiere di Kesselstadt aprendo il fuoco sui clienti del locale.

Paura e choc nella cittadina tedesca che dista pochi chilometri da Francoforte. Un testimone, accorso sul luogo della tragedia, ha rivissuto i momenti dopo la sparatoria: “Un collega mi ha chiamato per dirmi che c’era una sparatoria vicino al chiosco e ho guidato fino a qui. Ho pensato a mio padre e a mio fratello che gestiscono quel chiosco, poi li ho visti entrambi. Erano terrorizzati, piangevano, erano tutti scioccati“.

Come ricordato da Ansa il teatro dell’attacco, che sembra essere di matrice xenofoba, è avvenuto in dei locali frequentati dalla comunità turca.

L’uomo ha poi proseguito: “Sembrava di essere in un film, come se qualcuno stesse facendo uno scherzo. Non riesco ancora a credere a quello che e’ successo. Penso ai miei colleghi, per me sono come una famiglia, non riescono ancora a crederci. Mi auguro che ci sia speranza, che i feriti che sono sopravvissuti possano riprendersi”.

Sparatoria Hanau, chi era il killer

Identificato dalle forze dell’ordine col nome di Tobias R., il killer di Hanau aveva 43 anni. Stando alle prime informazioni trapelate dai media tedeschi l’uomo era un fermo sostenitore della politica di estrema destra.

Come riportato dalla Bild, nell’abitazione dove il killer è stato ritrovato senza vita sono stati rinvenuti video e uno scritto dello  stesso uomo. L’uomo avrebbe anche diffuso un documento di 24 pagine sul web nel quale scriveva che alcuni popoli, che non si possono più espellere dalla Germania, devono essere annientati.

Fonte foto: Ansa