"Avvilente il menefreghismo diffuso": post virale dell'infermiere
Flavio De Cicco, infermiere dell'Azieda ospedaliera dei Colli di Napoli, ha pubblicato un post che in poche ore è diventato virale
Il post di Flavio De Cicco, un infermiere dell’Azienda ospedaliera dei Colli nonché consigliere della IV Municipalità di Napoli, è diventato virale in pochissime ore: il messaggio dell’operatore sanitario ha raccontato quanto sta succedendo nell’ospedale in cui lavora, allegando una foto al messaggio drammatico in cui è ricorrente la parola “avvilente“.
“È avvilente il menefreghismo di tanti”: il post dell’infermiere è virale
De Cicco ha iniziato il post con la frase: “È avvilente non avere la più pallida idea di quando questa storia potrà finire”.
A oltre un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria, l’infermiere ha fatto un quadro della situazione generale nel suo ospedale, sottolineando l’aumento di casi e ricoveri.
“È avvilente il numero dei casi in continuo aumento – prosegue il post -. È avvilente l’aggressività di queste varianti. È avvilente l’abbassamento dell’età media interessata“.
Quindi, il passaggio più drammatico: “È avvilente dover dire ad un ragazzo di 26 anni che tutto va bene, ma che dovrà essere intubato. È avvilente dover dire ad un padre di due bimbi di soli 40 anni che sicuramente rivedrà i suoi piccoli con un nodo alla gola, prima di addormentarsi. È avvilente continuare a vedere persone che ci lasciano. È avvilente il continuo menefreghismo di tanti”.
Poi, la conclusione del post: “È avvilente la stanchezza psicologica con la quale sto, personalmente, come tanti colleghi vivendo questo momento”.
Varianti, rischio nuova ondata: l’allarme di Galli
Sul tema dell’aumento dei contagi è intervenuto Massimo Galli, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, durante la trasmissione ‘Agora” su Rai 3.
Secondo l’esperto, “le cose non stanno andando per niente bene, è evidente. Vediamo comportamenti sciagurati, e l’elemento tragico è l’illusione di avere alle spalle qualcosa, che invece abbiamo davanti”.
A fronte di questo, “il lockdown ha un pregio e un limite: il pregio è quello di far crollare le infezioni, il limite è che quando riapri, se le situazioni non vengono contenute, sei punto a capo. Però ora abbiamo il vaccino, uno strumento valido e importante. Basta però che ci sia”.