Covid, De Luca perde le staffe: "Bravi, fra poco in zona rossa"
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha criticato i comportamenti dei campani osservati durante il weekend
Vincenzo De Luca, in un punto con la stampa sull’emergenza Covid in Campania, ha descritto con la sua inconfondibile verve la situazione dopo gli assembramenti del weekend. Il governatore della Regione ha detto: “Vi siete divertiti? Avete mangiato sul lungomare? Bravi, ora siamo zona arancione e se non stiamo attenti fra poco entriamo in zona rossa. È matematico”.
“Ho visto solo domenica le transenne messe sul lungomare – ha chiosato De Luca – quando ormai non servivano più a niente. Le forze dell’ordine hanno la responsabilità di garantire il rispetto, ma se la sera dopo la sei ognuno fa quello che vuole, siamo perduti”.
De Luca, il punto sui vaccini in Campania
Ad oggi, sono state somministrate in Campania 312.696 dosi, su 379.755 dosi consegnate. Il presidente della Regione Campania ha commentato l’ipotesi avanzata da alcuni governatori di rifornirsi autonomamente: “Acquistare i vaccini attraverso gli intermediari penso sia una bestialità, qualche collega del Veneto lo ha proposto, mi permetto di osservare che i vaccini sono diversi dalla grappa barricata, quella puoi comprarla con gli intermediari e neanche quella se la vuoi di qualità”.
“I vaccini assolutamente non si possono prendere dagli intermediari – ha ribadito De Luca – vanno acquistati con rapporti tra governi nazionali e regionali ma interloquendo con le aziende produttrici e subordinando tutto alle verifiche delle agenzie di controllo sanitario, l’Ema o perlomeno l’Aifa a livello nazionale. A queste condizioni si può cercare anche sul mercato”.
De Luca, nuovo attacco ad Arcuri
De Luca ha anche lanciato una frecciata al commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, ormai bersagliato da più fronti: “L’interlocuzione con l’attuale commissario è pessima e non abbiamo concretamente la possibilità di fare una programmazione. Un direttore generale di un’Asl, ad oggi, fine febbraio, non sa con certezza quanti vaccini avrà a marzo. Questo vuol dire che se devi vaccinare un cittadino che deve avere poi il richiamo, devi pensarci dieci volte perché senza garanzia che arrivi il secondo vaccino tu crei un danno al paziente“.