Etna, ancora giallo sull'uomo scomparso: spuntano misteriosi fogli di giornale, forse la chiave del mistero

È ancora giallo sull’identità del cadavere ritrovato all’interno della grotta di Zafferana, situata alla base dell’Etna, in Sicilia. Ma potrebbe esserci un elemento chiave per risolvere il caso dell’uomo misterioso, vestito bene, con una mantellina di nylon verde, la cravatta e un orologio fermo alle 10.55.

Etna, ancora giallo sull’uomo scomparso: mistero sui fogli dei necrologi

Secondo quanto riporta Repubblica, nelle viscere del vulcano sarebbero stati rinvenuti i fogli dei necrologi dell’edizione datata 15 dicembre 1978 del quotidiano La Sicilia.

Dodici nomi sarebbero evidenziati all’interno delle pagine del giornale, e potrebbero essere importanti indizi per risalire a chi appartiene quel cadavere, inizialmente attribuito al giornalista Mauro De Mauro, reporter de L’Ora.

Fonte foto: ANSA

Etna, ancora giallo sull’uomo scomparso: cosa è emerso dalle indagini

Secondo quanto emerso dalle analisi, si tratterebbe di un uomo di circa 50 anni, alto 1 metro e 70, con malformazioni congenite al naso. Un profilo con molte analogie con quello del cronista, che però venne sequestrato e ucciso il 16 settembre 1970.

Il distinto signore ritrovato nella grotta sarebbe deceduto presumibilmente 8 anni dopo. E sul suo corpo non ci sarebbero segni riconducibili a una morte violenta.

Vicino a lui una bottiglia d’acqua, che però non sarebbe quella di un escursionista esperto, considerando l’abbigliamento: camicia, cravatta, maglione di lana, impermeabile, cappello e scarponcini.

Il cadavere però non apparterrebbe a un morto di mafia. L’ipotesi degli investigatori è quella che si tratti di un uomo che aveva deciso di fuggire, e sarà necessario scoprire il perché per capire la sua identità.

Etna, ancora giallo sull’uomo scomparso: chi sono i morti dei necrologi

Ma di chi sono, dunque, i nomi evidenziati nei necrologi rinvenuti alle base del vulcano? E cosa hanno in comune con il corpo ritrovato dal cane Halma durante un’esercitazione del Soccorso alpino delle Fiamme Gialle?

In apparenza sarebbero tutti scollegati tra loro. Ad accomunarli solo le date degli ultimi giorni di vita. Si tratta di un professore universitario, di un “Nobil Homo Commendator”, di una vedova religiosa, di un cavalier, di un non meglio precisato “dottore” e di un medico, di un geometra, di un anziano, di una professoressa.

Per fare luce sul mistero, gli investigatori del Gruppo di Catania della Guardia di Finanza hanno iniziato a scavare nel passato di queste persone e delle loro famiglie.

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