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Ddl Zan-Vaticano, Elodie: "Ringrazio i miei per non avermi battezzata"

Elodie si è scagliata contro la posizione del Vaticano, che avrebbe richiesto modifiche al testo del ddl Zan: cosa ha detto la cantante

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La posizione del Vaticano sul ddl Zan e il retroscena sulla richiesta di modificare il provvedimento da parte della Santa Sede ha scatenato un dibattito politico, ma soprattutto mediatico. Il tema è stato sollevato soprattutto da Fedez, da sempre promotore del disegno di legge contro l’omotransfobia. A schierarsi contro l’ingerenza della Chiesa anche la cantante Elodie, che attraverso una story su Instagram ha ringraziato i suoi genitori per non averla battezzata.

Ddl Zan-Vaticano, Elodie: “Ringrazio i miei per non avermi battezzata”

Oggi un ringraziamento speciale va ai miei genitori che non mi hanno battezzata. Grazie“. Una frase in un video di 13 secondi: tanto è bastato a Elodie per attirarsi critiche, soprattutto su Twitter.

C’è chi ha pubblicato una sua foto che la ritrae con una croce tatuata sul braccio sinistro: per questa ragione è stata accusata da alcuni utenti a favore della posizione espressa dal Vaticano.

Ddl Zan, le altre posizioni di Elodie contro il Vaticano

Non è la prima volta che Elodie critica le posizioni del Vaticano. Nel marzo scorso, infatti, la cantante, era intervenuta dopo la scelta della Chiesa di negare la benedizione alle coppie omosessuali.

Sui social, infatti, aveva scritto: “Per fortuna la gente continuerà ad amarsi pur non avendo la ‘benedizione‘ del Vaticano”.

L’artista si era scontrata anche con il senatore della Lega, Simone Pillon. Rivolgendosi ai parlamentari che avevano rinviato la discussione della legge, Elodie aveva detto: “Questa gente non dovrebbe essere in parlamento. Questa gente è omotransfobica”.

Pillon le aveva risposto su Facebook, dicendo che “le valutazioni sull’incardinamento di leggi ideologiche, inutili e divisive possono aspettare. Con buona pace di Elodie e di tutta la compagnia cantante”.

Un riferimento a diversi artisti, dato che il senatore era finito nel mirino di Fedez, Mahmood, Michele Bravi e Levante.

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