Election day a settembre, la minaccia al governo di 5 governatori
I governatori di Campania, Puglia, Marche, Liguria e Veneto sono contrari a posticipare a settembre le elezioni regionali
Fumata nera all’incontro tra la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e i presidenti delle Regioni in cui si dovranno tenere le elezioni: Campania, Puglia, Marche, Liguria e Veneto. L’oggetto della discussione è la possibilità che si possa andare a votare dal 20 settembre in poi, in seguito alla proroga dovuta all’emergenza coronavirus. Ma il fronte di De Luca, Emiliano, Ceriscioli, Toti e Zaia è ben serrato: i cinque governatori hanno chiesto infatti di anticipare la data già al 27 luglio.
Come riporta l’Ansa, i cinque presidenti hanno dichiarato: “Votare è un principio democratico, se va avanti così siamo costretti a rompere con il governo“.
Per conto del governo, la ministra ha poi fatto notare ai governatori che non viene leso alcun diritto decisionale e che elezioni potrebbero partire già il 6 settembre: secondo le norme, entro il 18 luglio si può presentare il provvedimento ed entro il 7-8 agosto le candidature.
Finito l’incontro, la ministra Lamorgese ha preso atto delle posizioni dei cinque governatori si confronterà col presidente del Consiglio per riaggiornare la questione.
I cinque governatori avevano scritto una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla decisione di posticipare le elezioni. Come scrivono i governatori nella lettera riportata dall’Ansa, la proroga, che “può essere giustificata solo da ragioni sanitarie ed emergenziali, sta assumendo i contorni di una decisione politica e, ci sia concesso, basata sulla convenienza di parte, che a nostro avviso non può giustificare la compressione dell’autonomia legislativa regionale e il diritto di voto degli elettori”.