Curva contagi Covid in discesa, Speranza fa punto sulla pandemia in Italia: "Fiducia per prossime settimane"
Il ministro della Salute Roberto Speranza guarda con fiducia alle prossime settimane dopo aver appreso i dati sulla curva dei contagi in calo in Italia
L’andamento della curva dei contagi da Covid-19 in Italia sta calando in maniera decisa e c’è speranza affinché presto possano essere allentate nuovamente le restrizioni. A sottolinearlo è il ministro della Salute Roberto Speranza, che nel corso del suo intervento al congresso di Azione ha fatto il punto della situazione sulla pandemia in Italia.
Curva contagi Covid in discesa, il punto di Speranza
Nel corso del suo intervento al congresso del partito Azione, il ministro della Salute Roberto Speranza non ha nascosto il proprio entusiasmo per i dati confortanti sulla curva dei contagi. Secondo il ministro infatti è in flessione, con una “piega dal lato giusto“, ovvero quella calante.
Nonostante il dato positivo, Speranza però non vuole un rompete le righe netto, cercando di indirizzare tutta la popolazione a fare attenzione nei prossimi giorni. Per il ministro infatti bisogna riconoscere “l’evidenza scientifica come bussola, ma è giusto guardare con fiducia alle prossime settimane“.
Il ministro della Salute Roberto Speranza
“Complimenti alla comunità”: il plauso del ministro
Roberto Speranza, ministro della Salute nel governo Draghi, ha ammesso che i risultati ottenuti fin qui non sono solo merito della campagna vaccinale in sé, ma soprattutto dell’intera comunità nazionale che ha saputo rispondere in maniera eccellente alla crisi.
Nel corso dell’intervento al congresso di Azione, Speranza ha infatti fatto un plauso alla popolazione in quanto “altri Paesi hanno dovuto decidere restrizioni più dure per piegare la curva, in Italia questo non è avvenuto”.
Speranza: “Fiducia per le prossime settimane”
Alla base dei successi e del calo della curva c’è però di certo una corsa alla vaccinazione che ha permesso all’Italia di guardare con fiducia verso la fine dell’emergenza sanitaria. Parlare di fine pandemia è ancora difficile, ma il Paese si avvicina alla data del 31 marzo 2022 (fine stato emergenza attuale) con numeri che fanno scorgere un sorriso sulle labbra dell’esecutivo.
Per Speranza, come detto, c’è fiducia per le prossime settimane anche grazie ai risultati ottenuti con le somministrazioni dei vaccini: “Oggi possiamo programmare il futuro perché il 91% dei cittadini sopra i 12 anni ha ricevuto la prima dose, l’82% ha completato il ciclo primario e anche i richiami corrono molto velocemente”.
Desta ancora preoccupazione però la situazione dei non vaccinati, con mortalità e ricoveri in netto aumento rispetto ai vaccinati con due o tre dosi.