Covid in Veneto, nuovo balzo record di casi: la reazione di Zaia
Il governatore del Veneto Luca Zaia ha commentato il nuovo bollettino Covid, che ha registrato un altro balzo di nuovi casi di coronavirus
Il Veneto ha fatto registrare un altro balzo record di nuovi casi di coronavirus: come riferito dal bollettino della Regione, per la prima volta sono stati superati i 3 mila casi di positività in un giorno (per l’esattezza sono 3.012). Il numero totale di infetti dall’inizio dell’epidemia è salito così a 54.256. Stando al bollettino si sono registrate anche 17 nuove vittime, per un dato complessivo di 2.388 morti. In terapia intensiva ci sono 20 ricoverati in più, per un totale di 122 malati. Il numero totale dei ricoveri nei reparti non critici è di 877 unità (+18).
Record di casi Covid in Veneto: la reazione di Zaia
Come riporta ‘Ansa’, il governatore del Veneto Luca Zaia ha commentato così il nuovo bollettino Covid: “Abbiamo 3 mila positivi in più. C’è una crescita esponenziale, giustificata non solo dall’infezione presente. L’alta quota di positivi che intercettiamo è in una fase di test importante, sui 30 mila tamponi al giorno. I dati, però, ci dicono che i positivi sul totale dei tamponi rispetto a marzo sono la metà. Non giustifico nulla, ma questi sono i numeri. L’esperienza ci dice che il 98% dei positivi a domicilio sono asintomatici”.
Il governatore ha poi annunciato: “Stiamo preparando 10 Covid center. Non ci sono alternative, ci stiamo arrivando con i numeri. Magari potessimo mandare pazienti ovunque, ma sono soggetti altamente infettanti, per cui vanno isolati dagli altri. Stiamo attrezzando le strutture dei Covid center per far sì che siano punti di riferimento provinciale. Avremo un hub per l’attività ordinaria provinciale e, poi, ci sarà un hub provinciale per il Covid. Non abbiamo alternative”.
Zaia ha anche detto: “Abbiamo chiuso la ‘partita’ dell’installazione delle mille terapie intensive. Ricordo che la punta massima nella prima ondata era di 356 posti occupati, ovviamente più 200 malati ordinari. Sono sostanzialmente letti di semintensiva che hanno attaccata la tecnologia per commutarli in intensiva, in caso di peggioramento del paziente”.
Il presidente del Veneto, a proposito delle scuole, ha affermato: “Se guardo le curve epidemiologiche vedo che dopo l’apertura delle scuole iniziano a muoversi. Si sa che i giovani, se vengono infettati, hanno un’alta carica virale. Sono grandi diffusori, non ne hanno colpa ma la natura è così”.
Ancora Zaia: “Sapevamo che era un rischio aprire le scuole. Non ci sembrava giusto farle chiudere. Quando ho visto la curva muoversi l’8 ottobre, ho iniziato a dire che era necessario fare la didattica a distanza. E lì apriti cielo. Adesso vedo in tutte regioni la Dad al 75%, i mezzi di trasporto vuoti. Vedremo se sarà una misura buona per il contenimento dell’azione del virus.
Su eventuali nuove misure di emergenza per il Covid, il governatore del Veneto ha dichiarato: “Mi sembra di capire che qualche novità ci sarà, nel weekend c’è sempre qualche sorpresa”.