Covid, quanti si sono ammalati dopo il vaccino: i dati di Israele
In Israele la vaccinazione a tappeto ha prodotto i primi risultati: qual è l'efficacia del siero Pfizer contro il coronavirus
Arrivano importanti aggiornamenti da Israele: lo Stato che sta facendo vaccinazioni a tappeto su tutta la popolazione ha reso noti i primi risultati sull’efficacia del siero anti coronavirus della Pfizer. L’amministrazione del Paese, infatti, ha accettato di rendere disponibili all’azienda i dati medici delle persone vaccinate in cambio di un’ingente fornitura di dosi e mira a diventare il primo Stato Covid-free.
La prima dose di vaccino Pfizer in Israele è stata somministrata a più di 2,8 milioni di persone, ovvero il 30% circa della popolazione. Sono un milione mezzo, secondo i dati riportati dal Corriere della Sera, le persone che hanno già ricevuto anche la seconda dose.
Secondo i dati forniti da Israele, un totale di 371 israeliani su 715.425 hanno contratto il virus una settimana dopo aver ricevuto due dosi, con un tasso di circa lo 0,04%.
In particolare, il fondo sanitario di uno dei quattro gruppi di sanità pubblica in Israele, Maccabi, ha rilasciato i primi risultati sulla campagna di vaccinazione sui suoi membri. Su circa 248.000 persone vaccinate, solo 66 sono state contagiate dal virus e la maggior parte di loro ha un’età superiore ai 55 anni e patologie preesistenti. Nessuno degli infetti, tuttavia, è stato ricoverato in ospedale.
Nel gruppo di controllo per l’esperimento, composto da 900mila persone, nello stesso periodo di tempo sono emersi 8.250 nuovi casi di Covid-19.
In definitiva, chi non era stato vaccinato ha avuto una probabilità 11 volte maggiore di contrarre il virus e questo vuol dire che il siero Pfizer ha avuto una efficacia del 92%.