Covid, il "detective" dei contagi: qual è il posto più pericoloso
Alcune situazioni ci rendono più vulnerabili al contagio. Ecco alcuni dei luoghi più pericolosi
Il ruolo del contact tracer assume sempre più rilevanza nella lotta al coronavirus, in quanto in assenza di un vaccino l’unico argine contro l’epidemia è la prevenzione. Ed è proprio per prevenire una nuova impennata di contagi che è importante ricostruire le catene di contagi. Marino Faccini, dell’Ats Città metropolitana di Milano, è quello che potrebbe definirsi un “detective” dei contagi: svolge il ruolo di identificare i contatti stretti dei positivi per impedire che il virus continui a girare.
Coronavirus, qual è il posto più pericoloso per i contagi
All’Adnkronos, Faccini ha spiegato: “Oggi usiamo misure come le mascherine e il distanziamento sociale. Il posto più pericoloso? Paradossalmente è fra le mura di casa, dove non c’è distanza né protezione. È il punto di maggior diffusione del coronavirus Sars-CoV-2 ed è più importante fare bene un isolamento vero. Ma è anche il punto più difficile dove farlo”.
L’esperto ha confrontato le tipologie di focolai che appaiono oggi con quelle della prima fase dell’epidemia: “In fase 1 abbiamo avuto focolai in quasi tutte le Rsa. Ora abbiamo avuto focolai in gruppi di ritorno dalle vacanze, fra i ragazzi soprattutto per viaggi studio in Paesi come Malta e Grecia. E abbiamo tanti focolai familiari. L’ultimo intercettato questa domenica ha dato un bilancio di 5 positivi su 5. Tutta la famiglia contagiata, con un’infezione partita da un componente del nucleo”.
Coronavirus, non solo a casa: gli altri luoghi dove circola il virus
Ma il focolare domestico non è l’unico luogo dove si trasmette maggiormente il virus. Faccini ha parlato anche dei luoghi di lavoro, e dei viaggi in aereo: in seguito ai rientri dalle vacanze il virus si è diffuso anche a causa degli “ignari contatti di volo“, ovvero persone che erano sedute nei posti vicini a un infetto.
Sulla situazione attuale, Faccini ha osservato che “il virus ha ripreso a circolare con la ripresa delle attività e delle scuole. Siamo dunque in una situazione di grande attenzione. Importante è anche l’attività sui servizi alla persona, come parrucchieri, ristoratori, dove facciamo monitoraggio. Facciamo controlli seriali con tamponi. L’importante infatti è identificare i focolai e circoscriverli”.