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Covid, la soluzione di Crisanti per riaprire ristoranti e scuole

Il virologo Andrea Crisanti ha parlato delle imminenti riaperture di scuole e ristoranti, evidenziando i rischi ma proponendo anche soluzioni

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’Italia sta per cambiare colore: quasi tutte le regioni fino ad oggi in zona rossa potrebbero diventare arancioni dalla prossima settimana. Questo significa che molte attività apriranno, dai ristoranti alle scuole. Tra i critici c’è il virologo dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, che ha riassunto il quadro e i rischi durante la trasmissione di La7, Piazzapulita.

Covid, la condizione per riaprire i ristoranti secondo Crisanti

Andrea Crisanti ha sottolineato come i Paesi che hanno fatto meglio siano quelli che hanno usato “tolleranza zero: questa è la strategia per riaprire in sicurezza”.

Secondo l’esperto, infatti, l’Italia non ha ancora capito quale sia “la strada per uscire: gli stop & go ci hanno massacrato, ci sono state scelte sciagurate“.

Crisanti ha portato a titolo d’esempio la scelta di riaprire tutto un anno fa, tra aprile e maggio 2020: “Avevamo pochi morti al giorno dopo il lockdown, riaprire in maniera scellerata è stata una disgrazia. Abbiamo perso l’occasione per controllare tutto quanto fatto nella prima ondata“.

L’Inghilterra sta per riaprire tutto, ma per Crisanti il fatto che ci siano circa “40 milioni di vaccinati” non permette di paragonare quella situazione con l’Italia.

Quindi, il capitolo ristornati: “Riaprire i ristoranti con questi dati non si può”. Poi, uno spiraglio: “A meno che non ci vadano i vaccinati o chi ha tampone negativo“.

Covid, il capitolo delle scuole: l’allarme di Crisanti

Crisanti ha lanciato un allarme anche per quel che riguarda le scuole: “Non sono tutte uguali, differiscono per numero di studenti e pendolarismo. Ogni fattore ha un rischio associato”.

Inoltre, il virus in circolazione fino allo scorso dicembre “non attaccava i giovani fino ai 13 anni, anche gli adolescenti erano relativamente resistenti, ora il virus li aggredisce di più”: in sostanza, “la variante inglese colpisce i giovani in maniera completamente diversa”. Quindi riaprire le scuole è un rischio.

L’Inghilterra dopo l’apertura delle scuole ha diminuito l’indice di flessione della curva, “è un dato incontrovertibile: è stato dimostrato che i bambini si infettano il 30% in più degli adulti“, ha aggiunto.

Crisanti però non è contrario alla chiusura totale: “Non è stato fatto nessuno studio per capire i rischi. Quando avremo i dati potremo decidere. Userei i tamponi rapidi: ne abbiamo comprata una quantità spropositata, potremmo stratificare il rischio e capire quali determinati tipi di istituti possano essere più sicuri”.

Crisanti e il capitolo AstraZeneca: “Pochissimi casi”

Durante la trasmissione sono stati citati i dati di Ema in merito alle vaccinazioni con AstraZeneca:

  • 1 caso di trombosi rara ogni 150 mila vaccinati (dati al 4 aprile)
  • 1 decesso per trombosi rara ogni 1,5 milioni di vaccinati (dati al 22 marzo)

“Il vaccino della polio – ha ricordato Crisanti – causava una complicazione gravissima in 1 caso su 500 mila, nel senso che mutava e causava una paralisi. Questo vaccino è stato usato perché i benefici erano talmente grandi che si è deciso di correre il rischio”.

Mentre per il vaccino della polio “non c’erano alternative, ora ne abbiamo. Per l’Ema il vaccino è sicuro, ma se è possibile diminuire la possibilità di complicazioni facciamolo: è questo il messaggio”, ha detto Crisanti.

Il virologo ha concluso sottolineando che “AstraZeneca è efficace e sicuro, si colloca tra i più sicuri che abbiamo. C’è una fascia tra i vaccinati che è più sensibile a questa complicazione, se si può evitare meglio ancora”.

Regioni, i nuovi colori: chi rimane in zona rossa e arancione Fonte foto: Getty
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