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Covid, Ordini dei medici contro la corsa ai test rapidi: i motivi

Il presidente degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, spiega perché si dovrebbe evitare un esodo al Sud e una corsa al test rapido prima di partire

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il Natale è all’orizzonte, e insieme alle feste si avvicina il divieto di spostarsi tra Comuni e Regioni. Dal 21 dicembre non sarà più possibile, e allora in tanti si stanno organizzando per partire prima e raggiungere le famiglie di origine: si teme da una parte l’esodo al Sud, dall’altra una corsa ai tamponi rapidi fortemente sconsigliata da Filippo Anelli, presidente degli Ordini dei medici. All’Adnkronos, infatti, il numero uno della Federazione dei camici bianchi ha spiegato ricorrere al test, senza nemmeno contattare il medico, è “sbagliato e pericoloso“. Anche “dopo un risultato negativo”, perché c’è il rischio che “si tranquillizzino e riprendano con la solita vita”.

Covid, Anelli contro i test rapidi prima di Natale: il motivo

Secondo Anelli c’è il rischio che il tampone venga “eseguito troppo presto”, e quindi che il risultato possa essere “falsato” e che “chi è positivo, e magari asintomatico, resti inconsapevole del proprio stato”.

Per il presidente, infatti, deve essere il medico “a suggerire l’approccio corretto, e a indicare quale tipo di esame eseguire e quando. Anche perché a volte si pensa di aver avuto un contatto a rischio, ma invece non è così”.

“Mi rendo conto che la corsa al test rapido sia un modo per tranquillizzarsi – ha aggiunto – ma il mio invito è a contattare sempre il medico. Anche perché altrimenti il rischio è quello di fare esami inutili, farsi sfuggire dei casi positivi e contribuire a diffondere il virus. Oltretutto senza aver più un quadro attendibile della situazione”.

Covid, Anelli sull’esodo al Sud per il Natale: l’appello

Anelli ricorda che “l’esodo c’è già stato in occasione della prima ondata“, ma le conseguenze non state “drammatiche come si temeva, anche grazie al lockdown e al fatto che il virus non era diffuso come oggi su tutto il territorio nazionale”.

Adesso però la situazione è diversa, quindi l’appello è di “restare casa, è più sicuro: ci saranno occasioni per abbracciarsi e tornare a stare insieme senza rischi”.

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