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Coronavirus, Piero e Alberto Angela: cosa seria ma niente paura

Le due maggiori personalità della divulgazione scientifica in tv dicono la loro sull'emergenza in atto

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

A volte ci sono dei pareri che contano più di altri. Anche se non sono proprio medici ma provengono da due istituzioni della scienza. Stiamo parlando di Piero Angela e suo figlio Alberto Angela, il re e il principe della divulgazione scientifica in televisione. Che hanno voluto dire la loro sull’emergenza coronavirus.

Alberto Angela che ha spopolato in tv con i suoi programmi Ulisse e Il Paese delle Meraviglie conquistando la prima serata di sabato su Rai1, ha detto la sua sul coronavirus a Tourisma al salone internazionale dell’Archeologia e dei Beni culturali: «Non sottovalutate i rischi – le parole riprese dal Secolo d’Italia – Bisogna usare il buon senso. Certamente è qualche cosa che non possiamo prendere sotto gamba. Dobbiamo seguire quello che dicono le autorità. Bisogna usare il buon senso e la cautela. Ci sono delle disposizioni e bisogna seguirle tutte. E’ importante poi fidarsi delle notizie certe e non delle sparate sul web. In questo è importante cercare la fonte giusta».

Suo padre Piero Angela, ideatore di trasmissione storiche come Quark e Superquark intervistato da Repubblica, in edicola oggi, ha fatto una lunga riflessione sull’emergenza coronavirus. Un discorso a 360°.

Situazione seria. “Il Covid-19 invece sembra circolare ovunque e colpire tutti. Non si sa ancora bene cosa sia, ha un tempo di latenza di due settimane o forse più, che permette a persone asintomatiche di diffondere involontariamente l’infezione anche solo starnutendo”.

Il ricordo. “Mia madre da ragazza, subito dopo la Prima guerra mondiale, si ammalò di Spagnola, la terribile influenza che avrebbe fatto milioni di morti. Ma lei fu tra coloro che guarirono”.

Niente paura. “La cosa personalmente non mi spaventa, non mi fa paura. L’80% dei contagiati guarisce senza dovere ricorrere a cure particolari. Soprattutto i più giovani. Ripeto: è una cosa seria, ma, in attesa di un vaccino, le cure ci sono e nella maggior parte dei casi funzionano”.

Non cambio vita. “Sembra di vivere in un film di fantascienza. Certo, continuerò a viaggiare, attenendomi alle disposizioni delle autorità. La chiusura delle università torinesi ha fatto saltare un incontro cui avrei dovuto partecipare nei prossimi giorni”.

Seguite gli esperti. “Se mi dicono di indossare mascherina e guanti lo farò. Non posso giudicare se sono misure eccessive o no, mi fido di quello che dicono gli esperti. Poi forse un giorno, quando sarà finito tutto, diremo che erano eccessive. Ma col senno del poi sono buoni tutti”.

Coronavirus, Milano città fantasma. Le immagini Fonte foto: Ansa
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