Coronavirus, nuova via d'ingresso: "Proteggere gli occhi"
I ricercatori dell'Università di Singapore hanno individuato la via d'accesso del coronavirus attraverso gli occhi. Carlo Perno spiega come tutelarsi
L’équipe di ricercatori dell’Università di Singapore, guidata da Yuin-Han Loh, ha individuato la porta d’ingresso del coronavirus attraverso gli occhi. Secondo lo studio pubblicato su medRxiv – un sito su cui sono appuntate le osservazioni non ancora passate al vaglio della comunità scientifica – si tratterebbe di alcune cellule della cornea e della congiuntiva in cui è presente in grandi quantità il recettore Ace2, usato dal virus per entrare nelle cellule umane.
Coronavirus, trovata via d’ingresso negli occhi
La scoperta potrebbe aprire la strada alla sperimentazione di nuovi farmaci mirati ad agire su questa parte del corpo, stando alle conclusioni dei ricercatori. Le osservazioni sono state tratte dalle analisi di 33 tipi di cellule oculari dell’uomo.
Sono molti gli studi che nelle ultime settimane hanno cercato di fare luce sul virus, in particolare sui soggetti più a rischio e sulle modalità di accesso di SARS-CoV-2 nelle cellule umane. Finora, gli organi che risultavano maggiormente suscettibili all’attacco del virus erano cuore, polmoni, reni e una parte dell’intestino, l’ileo.
A questi si aggiunge dunque la possibilità che il virus possa infettare le cellule della congiuntiva attraverso il contatto diretto o indiretto con le mucose dell’occhio.
Coronavirus attraverso gli occhi, la raccomandazione del virologo Carlo Perno
Carlo Perno, virologo dell’ospedale Niguarda di Milano, ha spiegato perché gli occhi possono essere una facile via di contagio e cosa fare per tutelarsi. Come riporta l’Ansa, il virologo ha affermato: “Tutto ciò che sta nella congiuntiva può raggiungere velocemente il naso e viceversa, per la vicinanza fisiologica tra naso e occhio”.
Il consiglio di Perno “è che vanno protetti anche gli occhi, con occhiali o visiere, soprattutto quando si è contesti in cui c’è il rischio di schizzi. I comportamenti di protezione individuali sono fondamentali per evitare il contagio”.