Coronavirus, contagi attraverso occhi e lacrime. Come proteggersi
Claudio Azzolini, ordinario di Malattie dell'apparato visivo, ha spiegato come proteggersi dal contagio del coronavirus attraverso gli occhi
Claudio Azzolini, ordinario di Malattie dell’apparato visivo all’Università degli Studi dell’Insubria a Varese, ha sottolineato che il nuovo coronavirus può essere trasmesso anche attraverso occhi e lacrime. All’Adnkronos, il medico ha affermato: “Se le goccioline infette vaporizzate in aria si appoggiano sugli occhi, possono facilmente arrivare nelle vie respiratorie provocando contagio e infezione”.
“Il film lacrimale, formato da vari tipi di ghiandole, è composto da tre strati che umettano l’occhio con funzioni di difesa, lubrificazione, pulizia e nutrimento”, ha illustrato Azzolini. “Le lacrime vengono poi convogliate, attraverso i canalini lacrimali, in naso e in gola“.
Il medico ha poi fatto riferimento ad alcune ricerche: “Un recentissimo studio di ricercatori cinesi ci dice che il coronavirus, se presente nella parte anteriore dell’occhio, la congiuntiva, sembra non dia sempre segni di congiuntivite quali arrossamento oculare, bruciori, prurito e lacrimazione. Quindi il virus potrebbe essere presente nelle lacrime senza che ce ne accorgiamo”.
Coronavirus, contagio attraverso lacrime e occhi: come proteggersi
Azzolini ha quindi fornito una soluzione al problema: “È necessario proteggersi, in luoghi a rischio, non solo con mascherine igieniche o chirurgiche monouso (che proteggono per lo più gli altri) o meglio con mascherine filtranti ma anche con occhiali”.
“Esistono occhiali protettivi di plastica avvolgenti – ha precisato lo specialista – che costerebbero normalmente pochi euro, ma il condizionale è ora d’obbligo; o specifici occhiali o maschere protettive con perfetta aderenza al viso per chi è ad alto rischio di contagio. Una certa protezione, ma meno efficace, è data dai normali occhiali da vista e dagli occhiali scuri”.
Sull’efficacia delle lenti a contatto, invece, Azzolini ha precisato: “Non danno protezione all’eventuale contagio delle lacrime, che poi arrivano in gola e nelle vie respiratorie. Le lenti a contatto possono però trattenere il virus e, in caso di riutilizzo, occorre lavarsi bene le mani prima di maneggiarle, non toccarle con le unghie, utilizzare adeguate soluzioni detergenti, non usare sapone, saliva o altri liquidi, e infine sciacquare anche il portalenti e farlo asciugare lasciandolo capovolto e aperto. Naturalmente, ma anche per altri motivi, occorre rispettare la data di scadenza delle lenti, sempre indicata sulla confezione”.
Coronavirus, i consigli dello specialista
Azzolini ha quindi rinnovato il consiglio su cui concordano tutti gli esperti: “È inoltre necessario lavarsi bene e spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol. Quasi ogni minuto una persona si tocca inconsapevolmente bocca, naso, palpebre o ciglia con le mani. Non a caso il saluto nelle varie popolazioni asiatiche è fatto con vari tipi di inchini, a seconda delle tradizioni culturali, e anche il saluto degli antichi romani era senza contatto fisico”.
Il medico ha esteso i consigli anche per i bambini, “che dovrebbero imparare un nuovo gioco, magari con l’aiuto di regalini: lavarsi spesso bene le mani e toccarsi pochissimo bocca, naso e occhi”.