Coronavirus, treni in tilt a Milano: cosa è successo

La circolazione dei treni è bloccata per chi viaggia da e per Milano dalle 13.30 di oggi per controlli sanitari e “attività precauzionali” alla stazione di Casalpusterlengo, che si trova nella zona rossa del coronavirus. Il motivo, come riporta Ansa, è il malore di un dirigente delle Ferrovie. L’uomo sarebbe stato sottoposto poi a tampone.

Ancora non si hanno certezze su quando riprenderà la circolazione. In una nota, Rfi ha spiegato: “In via precauzionale, l’offerta dei servizi di trasporto da domani, martedì 25 febbraio, sarà ridotta, anche in funzione della domanda di trasporto prevista dalle imprese ferroviarie”.

Intanto, nel corso della giornata sono state diffuse varie notizie sulle cause dei disagi sulla linea nella giornata di oggi. Secondo le dichiarazioni di Rfi, infatti, sarebbero stati dei controlli sanitari alla stazione di Casalpusterlengo a provocare ritardi di oltre quattro ore.

Sul display all’interno delle carrozze, però, si parlava di “generici accertamenti di natura investigativa presso Casalpusterlengo”, mente il personale ferroviario interpellato dai passeggeri ha dichiarato che si trattava di “guasti tecnici”.

L’emergenza coronavirus, così, si è aggiunta a quella del deragliamento di inizio febbraio e ha complicato ulteriormente gli spostamenti di chi viaggia in treno da e per Milano.

Tra i viaggi che hanno sofferto i ritardi più lunghi c’è quello del FrecciaRossa da Roma a Milano delle 11.20. Il convoglio è rimasto bloccato a lungo a Bologna, poi si è diretto verso Verona e da lì fino a Milano.

A Bologna, come testimoniato da alcuni passeggeri all’Ansa, c’è chi è sceso chiedendo al capotreno: “C’è’ tempo per una sigaretta?”. “Si fumi pure tutto il pacchetto…”, è stata la risposta dell’addetto.

Trenitalia ha fatto sapere che rimborserà il biglietto a chi decide di rinunciare al viaggio, provvedimenti simili saranno presi nei prossimi giorni anche da Italo.

Fonte foto: Ansa