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Sigfrido Ranucci attaccato dal Foglio, il figlio Emanuele: "Temo che ogni saluto a papà possa essere l'ultimo"

Sigfrido Ranucci e il figlio Emanuele replicano via social a quanto pubblicato dal quotidiano Il Foglio. Anche l'Ordine dei giornalisti si schiera con Ranucci

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Sigfrido Ranucci e il figlio Emanuele ribattono via social all’articolo apparso sul quotidiano Il Foglio in cui si attacca aspramente il conduttore di Report, ironizzando sul fatto che venti anni fa sia riuscito a tornare vivo da Sumatra, devastata dallo tsunami. Emanuele Ranucci ha pubblicato un post su Facebook per raccontare la vita blindata e le continue minacce ricevute dal papà.

Il Foglio contro Sigfrido Ranucci

Nella sua rubrica sul quotidiano Il Foglio intitolata “Andrea’s version”, il giornalista Andrea Marcenaro ha descritto Ranucci come qualcuno che da decenni mette “quintalate di mer*a nel ventilatore” e ha preso in giro i suoi telespettatori (“italiani di razza che non se la bevono”, persone “che si controinformano”).

Il giornalista ha poi scritto che Ranucci andò a Sumatra in occasione dello tsunami che fece centinaia di migliaia di morti: “Per Ranucci purtroppo sembrava fatta. È riuscito a tornare”.

La replica di Sigfrido Ranucci

Il primo a replicare via Facebook è stato il diretto interessato: “Tra tutti gli attacchi di questi giorni dopo la puntata sulla Mafia e ciò che sta accadendo in Palestina. Spunta questa perla”, ha scritto Ranucci.

“Questo è lo stesso giornale che accusava il governo di non fare nulla per la liberazione di Cecilia Sala, per la quale tutti siamo stati in apprensione e abbiamo pregato. Ora citando un brano del mio libro La Scelta, edito da Bompiani, si mostra dispiaciuto che io non sia morto”.

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Ranucci condanna “un articolo così infame, davanti al quale nessuno proverà vergogna” e replica con un “sorriso” e i “dovuti scongiuri”. E con l’invito a continuare a seguire Report su Rai3 e on demand su RaiPlay.

Contro quella puntata si era scagliata anche Marina Berlusconi, annunciando le vie legali. Il giornalista ha replicato difendendo il lavoro di Report e definendolo frutto di “un’inchiesta rigorosa, basata su documenti e dichiarazioni vagliate dai magistrati”.

La risposta di Emanuele Ranucci, figlio di Sigfrido

“Sono il figlio di Sigfrido Ranucci e nonostante alcune volte me ne sorprenda anche io, non sono ancora orfano di padre“, ha scritto il giovane Emanuele rivolgendosi a quello che non saprebbe identificare fra un “giornalista professionista o un comico satirico”.

“Vivo da sempre con il pensiero, il timore che ogni volta che saluto mio padre possa essere l’ultima“, ha ammesso il giovane raccontando dei decenni di vita sotto scorta e dei bossoli di pistola ricevuti nella cassetta della posta.

Il ragazzo ha ricordato “quando vai a mangiare al ristorante e ti consigliano di cambiare aria perché non sei ben gradito nella regione” e quando “ti svegli una mattina e trovi scientifica, polizia, carabinieri e Digos in giardino” perché qualcuno ha lasciato dei bossoli.

E poi ancora i pacchi con polvere da sparo e le lettere minatorie e l’impossibilità di poter salire in macchina con il padre per motivi di sicurezza.

Emanuele Ricucci ricorda quando, da bambino, il padre andò a Sumatra per raccontare la devastazione dello tsunami “con il parere contrario del suo Direttore Roberto Morrione”.

Lui e i fratelli si trovavano in macchina con la madre dopo circa 40 ore “che nessuno riuscisse ad avere contatti con papà”. “Mamma tratteneva le lacrime a fatica” e “faceva finta che andasse tutto bene”.

In quel preciso momento, ammette Emanuele, “è stata la prima volta che ho avuto la sensazione che dovessi percepire la vita con papà come se fosse a tempo, con una data di scadenza“.

“Il morto del giorno è il giornalismo italiano, ancora una volta, e chi è l’assassino è evidente a tutti”, attacca il figlio di Sigfrido Ranucci.

Ordine dei giornalisti contro Il Foglio

Parla di “pessimo giornalismo”, che travalica la libertà di critica, l’Ordine dei giornalisti nel commentare quanto pubblicato da Il Foglio nella rubrica “Andrea’s version”.

L’Ordine descrive come “spregevole” quanto scritto. “Non si può augurare la morte di nessuno, men che meno di un collega”. La nota si chiude esprimendo solidarietà a Sigfrido Ranucci.

Sigfrido Ranucci Foglio Emanuele Fonte foto: IPA / Facebook Emanuele Ranucci
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