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Coronavirus, contagi rallentano con il caldo: lo studio italiano

La temperatura sembra giocare un ruolo importante nel numero di infezioni di coronavirus, come dimostra una nuova ricerca

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

I contagi da coronavirus potrebbero rallentare con l’arrivo dell’estate: a questa conclusione è giunto uno studio condotto dall’italiano Alessio Notari del dipartimento di Fisica dell’Università di Barcellona. In particolare, la trasmissione del Covid-19 è più veloce con temperature basse comprese tra 8 e 12 gradi, mentre rallenta quando queste salgono sopra i 25 gradi.

Con una temperatura atmosferica di 9,5 gradi, ha spiegato al Messaggero Alessio Notari, “il tempo di raddoppio dei casi positivi è di 2,8 giorni, se è di 25,5 gradi è di cinque giorni”.

Nella sua ricerca, il professore originario di Rieti ha studiato l’andamento dell’epidemia da coronavirus in 42 Paesi del mondo nei primi dodici giorni del contagio.

Dal suo studio è emerso che “la velocità di propagazione è più bassa a temperature alte” e “sembra esserci un andamento decrescente anche a temperature molto basse, forse legato a una minore interazione sociale”.

La temperatura “ideale” con una maggiore velocità di propagazione è “attorno ai 10 gradi, per la precisione 9.5”. Esistono però altre variabili, come per esempio in Brasile, “paese caldo, la velocità di propagazione è molto alta. Questo ci dice che ci sono altri fattori: la presenza di turisti, le interazioni sociali, l’abitudine a portare le  mascherine”.

Per l’esperto grazie al massiccio uso delle mascherine e i saluti “da lontano”, hanno aiutato a minimizzare il contagio in Giappone e a Singapore.

“Sulla base dei dati raccolti”, ha concluso Alessio Notari, “è possibile” un rallentamento dei contagi in estate: “Comunque non sarà sufficiente affidarsi solo alla temperatura più alta, su questo voglio essere chiaro”, ha aggiunto.

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Coronavirus, come è fatto: l'infezione in 3D delle cellule umane Fonte foto: Ansa
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