Coronavirus, numeri allarmanti. Emergenza operatori sanitari
Analizzando 72.314 casi di infezione, il tasso complessivo di mortalità è risultato del 2,3%
Numeri allarmanti quelli che arrivano dalla Cina sul coronavirus. In particolare, secondo i dati riferiti dal Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie e ripresi dall’Ansa, almeno 3mila operatori sanitari sarebbero stati infettati.
I ricercatori del centro, con sede a Pechino, hanno dichiarato che fino all’11 febbraio un totale di 3.019 persone tra gli operatori sanitari di 422 ospedali con pazienti infetti avevano contratto il virus. La cifra comprenderebbe 1.716 casi confermati (persone cioè positive ai test e che hanno mostrato sintomi clinici), casi diagnosticati clinicamente (non confermati in laboratorio ma che presentano sintomi clinici che fanno pensare all’infezione) e infezioni asintomatiche.
Tra gli operatori sanitari infetti, cinque risulterebbero morti alla data dell’11 febbraio. Un numero diverso da quello riportato dalla National Health Commission, che dichiara sei vittime.
I risultati sono stati inclusi in un report sulle caratteristiche epidemiologiche della polmonite da nuovo coronavirus, pubblicato nell’ultimo numero del Chinese Journal of Epidemiology. Sulla base di un’analisi di 1.688 casi confermati di operatori sanitari con sintomi gravi, è risultato che quasi i due terzi si trovavano a Wuhan. Il momento di massima diffusione dell’epidemia tra gli operatori sanitari si sarebbe verificato il 28 gennaio. Analizzando 72.314 casi di infezione, il tasso complessivo di mortalità è risultato del 2,3%.