Covid in fuga da laboratorio, nuova rivelazione da Wuhan: la scoperta
Una scoperta su alcuni scienziati getta una nuova luce sulla possibile origine del coronavirus in laboratorio
Le ipotesi sulla presunta fuga del coronavirus da un laboratorio di Wuhan continuano a trovare conferme a seguito di alcune nuove rivelazioni. Il Telegraph ha condotto un’indagine sui 27 scienziati che contestarono con una lettera sul The Lancet la teoria della fuga del coronavirus dall’Istituto di virologia della città cinese di Wuhan e ha fatto una scoperta che potrebbe essere decisiva.
Su 27 scienziati, ha svelato il Telegraph, 26 avevano avuto o avevano ancora legami con i suoi ricercatori. I firmatari della lettera contro le origini del Covid in laboratorio, quindi, potrebbero avere avuto un “conflitto di interessi”.
Nel febbraio 2020, come ricorda la testata, gli scienziati firmatari avevano “condannato con forza le teorie cospirative secondo cui il Covid-19 non ha un’origine naturale” osservando come colleghi di numerosi paesi fossero arrivati a concludere che il virus avesse origine animale.
Gli autori della lettera, tuttavia, non avevano menzionato i loro legami con il laboratorio di Wuhan e solo successivamente era emerso che il promotore della missiva era stato lo zoologo britannico Peter Daszak, presidente dellla EcoHealth Alliance, che finanziava le ricerche dell’Istituto di virologia nella città cinese dove è esplosa la pandemia.
In seguito, nel giugno dello scorso anno, The Lancet aveva pubblicato un chiarimento riguardante i legami tra Daszak e il laboratorio, ammettendo che non era stata fornita un’informazione di vitale importanza al momento della pubblicazione della lettera.