Coronavirus nato in laboratorio a Wuhan: cosa dice il nuovo report Usa
Il presidente Joe Biden ha ordinato all'intelligence americana di investigare sull'origine del coronavirus responsabile della pandemia di Covid
Il presidente americano Joe Biden avrebbe già ricevuto le conclusioni del nuovo rapporto sulle origini del coronavirus chiesto agli scienziati. Secondo alcune fonti vicine alla Casa Bianca citata da The Washington Post, il documento sarebbe “inconcludente” e non chiarirebbe neanche alcuni nodi importanti sulla diffusione del patogeno che ha scatenato la pandemia nel 2020.
Rimane dunque ancora aperta l’ipotesi sul Sars-Cov-2 scappato da un laboratorio della Cina centrale, probabilmente a Wuhan, primo focolaio noto.
L’intellience americana dovrebbe desecretare nei prossimi giorni alcune parti del documento, che saranno poi diffuse a mezzo stampa. I risultati arrivano dopo un’indagine durata 90 giorni, concessi dal presidente per avere sul tavolo il report al fine di trovare una risposta definitiva ai tanti enigmi che ancora circondano il coronavirus.
Nonostante l’analisi di tutti i dati noti e la ricerca di nuovi indizi, però, gli esperti statunitensi non sono stati in grado di capire la vera origine delle infezioni.
Il dibattito è stato aperto dalla precedente amministrazione, quando Donald Trump aveva parlato della nascita in laboratorio del virus. Tra dichiarazioni sinofobiche e la guerra dei dazi, i rapporti tra Usa e Cina sono andati deteriorandosi nel tempo, portando al divieto da parte del Paese asiatico a più estese indagini internazionali sull’origine del Sars-Cov-2.
A maggio il neoeletto presidente della Casa Bianca aveva ricevuto un precedente rapporto dell’intelligence sui due scenari più probabili che avrebbero portato all’inizio della pandemia di Covid.
Due agenzie propendevano per l’infezione zoonotica, da un animale all’uomo, con il virus mutato autonomamente e diffuso per la vicinanza delle attività umane a una specie selvatica come il pipistrello, mentre una terza propendeva per un incidente avvenuto in un laboratorio a Wuhan.
Mentre l’Oms si concentra più capire l’evoluzione del patogeno, il personale della sicurezza Usa si sono occupati invece di trovare tracce che potrebbero confermare o smentire l’intervento umano nella diffusione del coronavirus, usando competenze non necessariamente mediche, per rilevare il più ampio numero di variabili.