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Scontro sui tamponi rapidi, "tanti falsi negativi": la polemica

Il chirurgo plastico Roy De Vita attacca i tamponi rapidi, validati dallo Spallanzani. Ma il direttore Vaia si difende: "Non sono i nostri test"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Facebook raccoglie lo sfogo del chirurgo plastico all’Istituto tumori Regina Elena, Roy De Vita, il cui post accende una vera e propria polemica sull’efficacia dei tamponi rapidi. Mentre allo Spallanzani è entrata nel vivo la sperimentazione del vaccino anti-Covid, la sua denuncia ha come destinatario la Regione Lazio, che sta somministrando test a tappeto nei porti e negli aeroporti per intercettare i positivi al rientro dalle vacanze. De Vita si chiede se questi tamponi siano attendibili, e – se sì – quanto. I suoi dubbi sono dettati dall’esperienza vissuta dai figli dell’attuale compagna, Raffaella Leone, figlia del regista Sergio: “Se non avessi fatto ripetere loro il tampone adesso circolerebbero liberi come untori: mi chiedo quanti falsi negativi girano in Italia al rientro dalle vacanze“.

Scontro sui tamponi, il caso De Vita

A cosa si riferisce De Vita? I figli della compagna del chirurgo, rispettivamente di 25 e 28 anni, uno dei quali accompagnato dalla fidanzata, alcuni giorni fa sono tornati a Roma dopo le vacanze in Sardegna, a Porto Cervo.

Un’amica con cui erano sull’isola li ha contattati informandoli di essersi scoperta positiva al coronavirus. Così i tre ragazzi, asintomatici, si sono sottoposti al tampone, risultando tutti negativi. L’esito è arrivato dopo pochi minuti.

Passato un po’ di tempo, a uno dei figli si è alzata la temperatura: 37,5°. Così De Vita si è insospettito, chiedendosi fosse stato possibile ottenere il risultato del test in un tempo così breve. E la risposta di Leone è stata che invece del tampone faringeo ne è stato somministrato uno nasale.

Il giorno dopo De Vita richiede quindi un secondo test, questa volta il ‘classico’ tampone: dopo quasi quattro ore, l’esito è positivo per tutti e tre, con una forte carica virale.

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, risponde: “I tamponi rapidi validati dallo Spallanzani sono una svolta sul fronte dello screening: siamo soddisfatti, in Veneto ne abbiamo eseguiti 1,4 milioni. Era impensabile fare solo i tamponi classici, perché hanno dei tempi di processazione impegnativi”.

Scontro sui tamponi, la replica di Vaia (Spallanzani)

La replica del direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, è stata immediata: “I test rapidi che il ministero della Salute e la Regione Veneto ci hanno chiesto di validare sono stati testati da un gruppo di specialisti che si occupa di questo da una vita. Sono virologi che hanno isolato il virus”.

E ancora: “I familiari di De Vita hanno fatto il test nella sanità privata, non è il nostro test. Noi stiamo cercando i positivi e questo test lo permette: i tamponi tradizionali vengono fatti successivamente e rimangono i tamponi di elezione”.

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