Como, sacerdote ucciso a coltellate. L'omicida ha confessato
Colpito alla schiena mentre andava in chiesa, è stato ucciso a Como il "prete degli ultimi" don Roberto Malgesini
Don Roberto Malgesini, sacerdote di 51 anni, è stato accoltellato e ucciso questa mattina a Como. L’omicidio è avvenuto al termine di una lite scoppiata per strada. A sferrare le coltellate mortali, come riporta Ansa, è stato un cittadino tunisino che poi si è costituito alla polizia. L’uomo ha ammesso le proprie responsabilità ed ha spiegato che temeva il rimpatrio.
Secondo le prime ricostruzioni, Don Roberto sarebbe stato colpito alla schiena mentre camminava sulla stradina che conduce alla vicina chiesa. A notare il corpo del sacerdote, originario della provincia di Sondrio, sono stati alcuni passanti che hanno subito chiamato i soccorsi.
Per il prete, come riporta il Corriere della Sera, non c’è stato nulla da fare ma gli agenti della polizia hanno rinvenuto un coltello che potrebbe essere l’arma del delitto. Dopo pochi minuti, sul luogo del delitto è arrivato anche il vescovo di Como monsignor Oscar Cantoni.
Il vescovo ha benedetto la salma di don Roberto prima che fosse portata via dagli addetti ai servizi funebri. Intanto, sul luogo del delitto si è formata una folla di fedeli, parrocchiani e immigrati. Sono in molti a non trattenere la commozione. “Dov’è il don? No, non può essere lui“, ha detto un migrante ad alta voce.
Sacerdote ucciso, la ricostruzione
Secondo una prima ricostruzione dell’omicidio, don Roberto Malgesini stava iniziando questa mattina il suo giro di distribuzione delle prime colazioni.
Con tutta probabilità, come riporta Ansa, il sacerdote ha trovato l’omicida ad aspettarlo: si tratta di una persona che don Roberto conosceva, un senza tetto al quale forniva assistenza e con il quale pare fosse anche in buoni rapporti.
Don Roberto è stato colpito da varie coltellate, quella letale al collo: il corpo era a una ventina di metri dall’auto, dove c’è un piccolo spiazzo in cui si trovano solitamente gli immigrati.
L’omicida, dopo avere ferito mortalmente il prete, è andato a piedi a costituirsi alla caserma dei carabinieri, che dista circa 400 metri da San Rocco. Lungo il percorso sono state rinvenute gocce di sangue.
Sentito in questura, l’uomo ha ammesso il delitto ed ha spiegato che era convinto di essere “una vittima di un complotto che ne avrebbe determinato il rimpatrio in Tunisia“. Lo ha reso noto il pm di Como Nicola Piacente, aggiungendo che “non sono emersi allo stato coinvolgimenti dell’indagato in percorsi di radicalizzazione”.
Prete ucciso a Como, chi è Don Roberto Malgesini
Don Malgesini, ucciso in piazza San Rocco a poca distanza dalla sua parrocchia, era conosciuto in città per l’impegno profuso a favore degli migranti. Era infatti il coordinatore di un gruppo di volontari che ogni giorno portano la colazione ai senzatetto di Como.
Il sacerdote viveva nella parrocchia di San Rocco, a pochi passi dal punto dove questa mattina è stato accoltellato.
Don Roberto, chi è l’uomo che l’ha ucciso
A uccidere questa mattina a Como don Roberto Malgesini è stato un senzatetto di origini straniere con problemi psichici. Lo si è appreso, come riporta Ansa dalla diocesi di Como.
Prete ucciso, il commento di Fontana
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, si è unito “alla comunità di Como che piange la morte di Don Roberto Malgesini, aggredito questa mattina da un senzatetto a cui il sacerdote aveva portato conforto”. In un post su Facebook, infatti, Fontana ha ricordato: “Da anni Don Roberto all’alba portava i pasti caldi ai poveri della città. Una vita dedicata agli ultimi, un esempio per tutti noi”.