Cina, 13 mila nuovi contagi Covid, Shangai di nuovo in lockdown: Omicron torna a fare paura
I cinesi sono stanchi della politica di "tolleranza zero" di Pechino: lockdown, test a tappeto, isolamento e quarantene
Torna la paura in Cina. Nonostante le misure anti Covid durissime, quindi i rigidi lockdown che riguardano intere città e regioni anche solo con pochi casi di coronavirus, la variante Omicron sembra aver comunque trovato la strada per diffondersi tra la popolazione di Shanghai, portando il Paese a segnare un nuovo picco, superiore al precedente record registrato durante la prima ondata, quando nel Paese circolava il virus di Wuhan.
Quanti nuovi casi ci sono in Cina e dove: le ultime notizie sul Covid
Nonostante il record, quelli della Cina (un Paese 1,402 miliardi di abitanti, va ricordato) non sono numeri elevatissimi. Anzi , la Commissione sanitaria nazionale, in un comunicato, ha sottolineato che non sono stati registrati nuovi decessi, mentre sono “1.455 pazienti con sintomi” e “11.691 asintomatici”. Il totale? 13.146 nuovi casi che hanno messo in crisi la regione di Shanghai, dove vivono 25 milioni di cinesi.
Qui infatti si concentra la maggior parte (il 70%) di nuovi contagi, mentre il resto delle infezioni riguardano l’area a nord est della Cina, dove si concentrano le fabbriche dell’industria automobilistica.
Le contromisure della Cina: lockdown, test a tappeto, isolamento e quarantene
Ora, la Cina intende perseguire nella sua politica di “tolleranza zero” lì dove altri Paesi, Italia compresa, si preparano a intraprendere un percorso di riaperture con lo scopo manifesto di instaurare una delicata convivenza con il virus che ha bloccato tutto il mondo nel 2020 e nel 2021.
Test a tappeto, lockdown, isolamento dei contagiati sono invece misure ancora in voga in Cina, mal tollerate, ormai, in Occidente, dove nulla sembra aver arrestato la circolazione del Covid, seppur i ricoveri, i decessi e le terapie intensive sono in numero assai minore grazie alla campagna vaccinale.
Una vista della città di Shanghai, in Cina.
A Shanghai sarebbe avvertibile una certa ”resistenza, essendoci un alto numero di asintomatici”
A Shanghai anzi, dove sono state disposte nuove chiusure, sarebbe avvertibile una certa ”resistenza, essendoci un alto numero di asintomatici”. Lo ha scritto su Twitter il professore di scienze politiche all’Università di Chicago Dali Yang.
Lo Shanghai New International Expo Center ospita attualmente i positivi: si tratta di un grande centro per la quarantena e il monitoraggio di chi ha scoperto di essere stato infettato dal coronavirus.
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