Chef morto a New York: i punti oscuri della vicenda
Permangono ancora molte ombre sul decesso del 33enne, ritrovato privo di vita mercoledì sera in un ostello nel Queens
Stefano, il fratello gemello di Andrea Zamperoni, lo chef italiano trovato morto a New York, si è recato al ristorante Cipriani Dolci dove lavorava il giovane lodigiano. Come riporta il Corriere della Sera, si è trattenuto pochi minuti per salutare i colleghi del fratello.
Permangono ancora molte ombre sul decesso del 33enne, ritrovato privo di vita mercoledì sera in un ostello nel Queens. A fare luce sulle cause della morte saranno gli esiti dell’autopsia, ma intanto ci si interroga sull’eventuale coinvolgimento della donna seminuda che ha indicato alla polizia il corpo, avvolto in un lenzuolo.
La donna, che i media locali hanno descritto essere una prostituta attiva in giri di spaccio, è stata interrogata e poi rilasciata. Ma i conoscenti di Andrea sono scettici circa l’appartenenza del ragazzo a un contesto malavitoso, e sospettano che sia finito in una trappola di qualche tipo. Tutti lo descrivono come una persona straordinaria e un collega gentile.
Sul cadavere di Andrea non risultano visibili dei segni di colluttazione, ma sarà il referto medico a chiarire i dubbi. Dubbi che aleggiano anche sul perché il ragazzo avesse preso un Uber per recarsi all’ostello, non lontano da dove abitava. Intanto, anche la procura di Lodi ha aperto un’inchiesta per chiarire le dinamiche della morte, mentre si attende il ritorno della salma in Italia per i funerali ufficiali.