Cecchi Gori ai domiciliari, accolta l'istanza della difesa
L'ex patron della Fiorentina deve scontare una pena di 8 anni e 5 mesi
Il giudice relatore del tribunale di Sorveglianza di Roma, accogliendo una istanza della difesa, ha dato parere favorevole a che il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori sconti agli arresti domiciliari il cumulo della pena per il crac Safin e quello relativo alla Fiorentina Calcio di cui era proprietario. La decisione del giudice, riferisce l’Ansa, dovrà essere ratificata dal tribunale di Sorveglianza.
Sulla decisione del giudice ha inciso anche l’emergenza coronavirus. Nel provvedimento infatti, il magistrato scrive che l’ex patron della Fiorentina per “l’avanzata età e per le patologie importanti da cui è affetto, rientra nella categoria di persone più esposte, per le quali le recentissime disposizioni impartite degli organi governativi hanno esplicitamente consigliato la permanenza in ambito domiciliare”.
L’imprenditore 77enne è stato raggiunto nei giorni scorsi da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Roma per un cumulo di pene di 8 anni, 5 mesi e 26 giorni.
Cecchi Gori si trova attualmente piantonato al policlinico Gemelli per problemi di salute. Una volta dimesso potrà fare ritorno a casa con possibilità di sottoporsi a controlli e terapie in ospedale come chiesto dalla difesa.