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Britney Spears rivela i segreti nel suo libro The Woman in Me: dal rapporto col padre all'aborto e alle droghe

Tutte le rivelazioni inedite della popstar Britney Spears contenute nel libro The Woman in Me

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Il libro di Britney Spears, The Woman in Me, è sbarcato nelle librerie (in Italia edito da Longanesi) ed è zeppo di rivelazioni inedite.

Il rifiuto del ruolo in Chicago

La popstar ha raccontato che le era stato offerto un ruolo da protagonista nel film Chicago. “Una cattiva che uccide un uomo, e mentre lo fa canta e balla”, si legge nel libro. Britney è convinta che tale parte le sarebbe piaciuta. Tuttavia all’epoca la rifiutò perché ancora scottata dall’esperienza in Crossroads, il suo primo film.

“È come se una nuvola o qualcosa si fosse posata su di me e fossi diventata una ragazza di nome Lucy”, ha narrato, aggiungendo che le ci sono voluti mesi per liberarsi dal personaggio. Inoltre la Spears ha dichiarato che avrebbe anche potuto avere il ruolo di Rachel McAdams ne Le pagine della nostra vita.

Le rivelazioni di Britney Spera nel suo nuovo libro.Fonte foto: ANSA

L’aborto a 19 anni e la relazione con Colin Farrell

Britney ha spiegato anche l’esperienza dell’aborto vissuta a 19 anni, quando faceva coppia con Justin Timberlake: “Se fosse dipeso da me, non lo avrei mai fatto. Ma per Justin diventare padre era fuori discussione“.

Secondo la versione della popstar, lei e Timberlake non si rivolsero a un medico: “Presi delle pillole, fui colta da crampi lancinanti, andai in bagno e rimasi sul pavimento a urlare e singhiozzare per ore, chiedendomi se stessi per morire. Non mi portarono in ospedale. Justin prese la chitarra e si mise vicino a me”.

La relazione terminò. Timberlake lasciò la Spears con un sms mentre lei era sul set del video musicale del remix di Overprotected.

Dopo la fine della love story con il cantante, Spears incontrò Colin Farrell a una festa. Colpita dall’attore, lo raggiunse sul set di S.W.A.T. “Abbiamo trascorso insieme due settimane di fuoco, anzi di lotta. Eravamo sempre così avvinghiati che sembravamo in rissa perenne”, si legge in The Woman in Me.

“Mai avuto dipendenza da droga e alcol

Britney, nel libro, sostiene di non avere mai avuto dipendenza da droghe pesanti e alcol: “Mi piace bere, ma ho sempre saputo regolarmi”.

L’unica droga di cui ha fatto largo uso è l’Adderall, un’anfetamina: “Mi faceva sballare, ma soprattutto mi faceva sentire meno depressa”. La Spears ha anche lanciato una stoccata ai ‘moralisti’, rimarcando che i suoi colleghi maschi che si drogano e tradiscono non vengono messi in croce, mentre lei è stata definita una “cattiva madre” spesso “fuori controllo”.

Ubriaca al primo matrimonio

Nel 2004 ha sposato il suo amico d’infanzia Jason Alexander in una cappella di Las Vegas. Un matrimonio lampo, durato 55 ore. Anche perché i due erano sbronzi al momento del “sì”.

Britney ha raccontato che la mattina dopo non ricordava nulla e fu informata dai suoi famigliari di quanto accaduto: “Ci stavamo solo divertendo, i miei l’hanno presa troppo sul serio, come se avessi iniziato la terza guerra mondiale”.

Si giunge al 2007 quando la Spears decise di rasarsi a causa della sofferenza per la battaglia per l’affidamento dei due bambini avuti dall’ex marito Kevin Federline. “Con la testa rasata, tutti avevano paura di me, anche mia madre”, ha ricordato rivelando poi il motivo che la spinse a tagliarsi i capelli: “Volete che sia bella per voi? Vaffanc**o”.

La conservatorship: gli anni più bui

Nel 2008, il padre Jamie prende il controllo quasi totale della vita della figlia. “Adesso Britney Spears sono io”, recita uno dei passaggi più duri di The Woman in Me (https://www.amazon.it/Woman-Me-Edizione-italiana/dp/8830460184).

Britney non smette di esibirsi: in un solo anno il Circus Tour incassa 130 milioni di dollari. La Spears, però, non può più disporre dei suoi guadagni in modo autonomo. Le sono concessi solo di 2 mila dollari a settimana.

Il controllo totale da parte di Jami dura 13 anni. Un periodo in cui Britney viene ricoverata in clinica più volte. Nel libro scrive che non può nemmeno scegliere cosa mangiare e dove viaggiare.

“Avevo ceduto la mia libertà in cambio di poter dormire con i miei figli”, si legge in The Woman in Me. L’ultimo ricovero, in una clinica di Beverly Hills da 60 mila dollari al mese, è il più difficili. Le levano il Prozac che assumeva da anni e lo sostituiscono con il litio.

“Un farmaco pericoloso di cui non avevo bisogno – ha raccontato -. Il mio cervello non funzionava più come prima, sapevo bene che il litio era stato somministrato a mia nonna Jean, non molto prima che si suicidasse. Mi sono comportata in modo selvaggio, ma non ho mai fatto nulla che giustificasse l’essere trattata come una criminale”.

La popstar è rimasta delusa anche dalla sorella minore Jamie Lynn. Mentre in clinica lottava per uscire dall’incubo in cui era piombata, sostiene di aver scritto un messaggio alla sorella sperando di trovare una sponda. E invece le venne recapitata la seguente risposta: “Smettila di lottare. Non c’è niente che tu possa fare, quindi smetti di lottare”.

“Io e mia sorella – ha proseguito Britney – avremmo dovuto trovare conforto l’una nell’altra, ma purtroppo non è stato così. Mentre io lottavo contro la tutela e ricevevo molta attenzione da parte della stampa, lei stava scrivendo un libro che ne traeva vantaggio”.

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britney-spears-libro-e-rivelazioni Fonte foto: ANSA
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