Bari, bombola di ossigeno esplode in un box condominiale: morto operaio di 78 anni
Un operaio 78enne stava lavorando su un impianto antincendio di un condominio a Bari quando è improvvisamente esplosa una bombola: inutili i soccorsi
Tragedia sul lavoro a Bari nella mattina di mercoledì 15 febbraio. Un operaio è morto a seguito dell’esplosione di una bombola mentre si trovava all’interno di un box condominiale. Sul posto il personale sanitario del 118, i Vigili del fuoco e la polizia locale. Al fine di accertare la dinamica e le cause dell’incidente mortale è stata aperta un’inchiesta.
- Morto operaio di 78 anni: l'incidente sul lavoro
- Aperta un'inchiesta
- Uil Puglia: "Una strage silenziosa"
Morto operaio di 78 anni: l’incidente sul lavoro
Il tragico fatto si è verificato intorno alle 10 in un condominio situato nel quartiere Picone di Bari, nei pressi dell’hotel Excelsior. L’uomo era intento a lavorare all’interno di un box: pare che si stesse occupando della manutenzione di un impianto antincendio.
Improvvisamente è esplosa una bombola d’ossigeno. I residenti della zona hanno riferito di aver sentito un forte boato. Immediato l’arrivo di un’ambulanza del 118, ma per l’operaio non c’era già più nulla da fare.
La tragedia sul lavoro è accaduta a Bari, in Puglia
Aperta un’inchiesta
Su quanto accaduto la Procura ha aperto un’inchiesta. Dagli accertamenti effettuati sul posto e dalla relazione dei Vigili del fuoco dovrebbe essere possibile ricostruire con esattezza la dinamica del fatto, oltre a stabilire eventuali responsabilità.
Secondo una prima ricostruzione il 78enne non avrebbe perso la vita direttamente a causa dell’esplosione, ma cadendo da una scala. Sarebbe stata però l’onda d’urto generata dalla bombola a gas a fargli perdere l’equilibrio.
A partecipare alle indagini anche lo Spesal, il Servizio Prevenzione e Sicurezza Negli Ambienti di Lavoro: l’obiettivo è accertare che la vittima stesse lavorando nel rispetto degli standard di sicurezza previsti.
Uil Puglia: “Una strage silenziosa”
A seguito di quanto successo a Bari il segretario nazionale organizzativo della Uil e commissario straordinario della Uil Puglia, Emanuele Ronzoni, ha evidenziato come il lavoro sia ancora una volta “sinonimo di morte anziché di vita”.
“L’ennesimo incidente mortale registrato oggi (mercoledì 15 febbraio) è la prova che tanto bisogna ancora fare per fermare questa strage silenziosa“, ha aggiunto. Secondo il sindacalista “non è ammissibile uscire di casa la mattina per conquistare un futuro stabile per sé e per i propri cari e non farvi più ritorno”.
Rivolgendo le condoglianze alla famiglia della vittima, ha fatto notare: “La misura è colma, pensate se tutte quelle persone fossero morte a causa di stragi mafiose, oggi assisteremmo a un moto di indignazione generale, invece il fenomeno è troppo spesso sottovalutato“.