L'Austria riapre a tutti, non all'Italia. Conte: "Inaccettabile"
Il governo austriaco ha deciso di riaprire le frontiere verso tutti i paesi confinanti, tranne l'Italia
“Sono decisioni discriminatorie che non ritengo accettabili”. Così il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi ha commentato la decisione dell’Austria di riaprire i confini verso tutti i paesi vicini tranne l’Italia.
“Ci sono alcuni Paesi che ritengono di adottare misure nei confronti di Stati che hanno una curva di contagio più elevata. Ma non vi è motivo per queste misure discriminatorie, non vorrei che l’Italia dovesse pagare il prezzo di una grande trasparenza”, ha detto Conte.
La decisione dell’Austria era stata annunciata in giornata dal ministro degli Esteri Alexander Schallenberg: “Apriamo verso 7 Paesi confinanti e non ci saranno più controlli, come prima dell’emergenza coronavirus. I dati non lo consentono invece con l’Italia, ma intendiamo farlo il prima possibile”.
“Non è una decisione contro l’Italia”, ha sottolineato Schallenberg, spiegando che la prossima settimana Vienna effettuerà una nuova valutazione in merito a una possibile apertura verso l’Italia.
“Vediamo – ha aggiunto – che la situazione in Italia è molto migliorata e che alcune regioni, come l’Alto Adige, hanno buoni dati Covid”. “L’obiettivo resta l’apertura verso l’Italia, appena i dati lo consentiranno”, ha concluso.
La decisione austriaca, secondo quanto riporta l’Ansa, sarebbe stata commentata così dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante una riunione con il suo staff: “Gli individualismi violano lo spirito comunitario e danneggiano l’Europa e il mercato unico”.