Joe Biden ha concesso la grazia al figlio Hunter: rischiava fino a 25 anni di carcere. La reazione di Trump
Joe Biden ha concesso la grazia al figlio Hunter, a processo per reati federali, per timore di una vendetta politica di Trump: la reazione del tycoon
Joe Biden concede il perdono al figlio Hunter, incriminato in due processi per reati federali, e scatena la reazione di Donald Trump. Come uno dei suoi ultimi atti prima di cedere il posto al presidente eletto, il capo uscente della Casa Bianca ha annunciato la “grazia piena e incondizionata” per il secondogenito che era in attesa dell’arrivo di due verdetti a dicembre, per i quali avrebbe potuto rischiare rispettivamente 25 e 17 anni di carcere. “Nel cercare di spezzare lui hanno cercato di spezzare me, e non c’è motivo di credere che finirà qui. Quando è troppo è troppo” ha dichiarato Biden in un lungo comunicato, in cui accusa le procure di aver agito “per ragioni politiche”.
I processi
Hunter Biden è stato giudicato colpevole da un tribunale del Delaware per tre i capi d’accusa nel processo a suo carico sull’acquisto di un’arma nel 2018, nonostante la dipendenza dalle droghe: aveva dichiarato il falso nel modulo per l’acquisto di una pistola, mentendo sul fatto di non essere consumatore abituale di sostanze stupefacenti.
Un’incriminazione per la quale avrebbe rischiato fino a 25 anni di carcere e alla quale si sarebbe potuta aggiungere una pena fino a 17 anni per un altro processo relativo a reati tributari, in cui si è dichiarato colpevole.
Joe Biden e il figlio Hunter alla Casa Bianca
La grazia
“Spero che gli americani capiscano perché un padre e un presidente abbia preso questa decisione” ha dichiarato infine il presidente uscente.