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Assaltano una volante davanti la questura a Torino: il video del blitz degli antagonisti, parla Piantedosi

Un gruppo di circa 30 antagonisti ha assaltato una volante davanti la questura di Torino per liberare un extracomunitario pronto per l'espulsione

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Un assalto in pieno giorno davanti la questura di Torino, con calci e pugni all’auto della polizia per tentare di liberare un extracomunitario irregolare. Un gruppo di circa trenta anarchici e appartenenti ai centri sociali è stato bloccato dagli agenti mentre stava assalendo una pattuglia, con l’intenzione di fare scappare un compagno. Sull’episodio è arrivata la ferma condanna del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che si è detto “sdegnato per la gravissima aggressione”.

L’assalto davanti la Questura di Torino

La pattuglia della polizia stava trasferendo un uomo di cittadinanza marocchina in un centro di rimpatrio in Lombardia, per essere espulso dall’Italia.

L’extracomunitario, irregolare sul territorio, era stato fermato e accusato di danneggiamento nella serata di martedì 27 febbraio alla periferia di Torino, per aver imbrattato con alcune scritte le pareti del sottopasso di corso Grosseto.

manifestanti-assalto-volante-questura-torinoFonte foto: ANSA

Le proteste degli antagonisti dopo l’assalto alla volante davanti la questura di Torino

Nel tentativo di liberare il cittadino straniero, un gruppo di circa 30 tra militati anarchici e dei centri sociali si è presentato davanti agli uffici della questura di Torino e ha circondato la pattuglia della polizia.

Gli antagonisti hanno assaltato la volante cercando di aprire le portiere e colpendola a calci a pugni. Altri agenti sono intervenuti e hanno bloccato gli antagonisti, fermandone quattro. Un poliziotto è rimasto lievemente ferito negli scontri.

Le proteste degli antagonisti

Durante la giornata di mercoledì 28 febbraio, un gruppo formato da una decina di antagonisti aveva già fatto irruzione nei locali del centro medico dell’Asl, in via Farinelli, alla periferia sud della città.

Le tensioni maggiori si stavano però registrando nel centro di Torino. Quando la vettura con a bordo il cittadino marocchino è uscita dal cortile della questura la protesta si è trasformata improvvisamente in un assalto.

Anche dopo il blitz i manifestanti hanno continuato le contestazioni, spostandosi nella vicina piazza XVIII dicembre, davanti alla stazione ferroviaria di Porta Susa, dove hanno colpito e danneggiato alcune auto.

Il gruppo di circa trenta persone è poi tornato davanti gli uffici della questura dove ha acceso fumogeni, srotolato uno striscione con la scritta “Fuoco alle galere e al Cpr” e urlato slogan contro la polizia.

La condanna di Piantedosi e la solidarietà di Mattarella

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha condannato l’episodio, parlando di un “inaccettabile atto di violenza” nei confronti della polizia, “sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposti in questi giorni le forze dell’ordine”.

“Mi prodigherò in ogni sede per affermare la dignità e l’onore di servitori dello Stato che quotidianamente, anche mettendo a rischio la loro incolumità, concorrono ad affermare i valori di libertà e democrazia” ha dichiarato il ministro, esprimendo “solidarietà e vicinanza” alla polizia.

Le manganellate al corteo pro-Palestina a Pisa e Firenze avevano fatto finire al centro delle polemiche il ministro Piantedosi, che al richiamo del presidente Mattarella aveva promesso una forte “autocritica”.

Per l’episodio di Torino il capo del Viminale è stato contattato proprio dal Capo dello Stato, subito dopo aver chiamato il numero uno della Polizia per essere informato di quanto avvenuto e per esprimere solidarietà agli agenti della pattuglia. Mattarella ha inoltre ribadito fiducia e vicinanza nei confronti della Polizia.

assalto-volante-questura-torino-antagonisti Fonte foto: Polizia di Stato
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