Arrestato un sospettato per l'omicidio di Sesto San Giovanni: è un 32enne marocchino senza fissa dimora
Arrestato un sospettato per l'aggressione mortale avvenuta in Via Pisa a Sesto San Giovanni. I dettagli dell'omicidio e le indagini in corso
Martedì 24 ottobre i carabinieri hanno arrestato un 32enne di nazionalità marocchina, sospettato di essere il responsabile dell’omicidio di un connazionale avvenuto nella serata del 23 ottobre a Sesto San Giovanni, vicino Milano. Durante una violenta aggressione a Via Pisa, un giovane marocchino di 29 anni, Joussef Saadani, è stato ucciso e altri due individui sono stati feriti gravemente.
L’arresto
Le indagini sono state avviate immediatamente dopo i rilievi notturni effettuati dal Nucleo Investigativo di Milano. Sono stati in particolare i carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni ad agire prontamente, sottoponendo a fermo un 32enne con un passato segnato da precedenti penali.
Questo individuo, anch’esso di origine marocchina e senza fissa dimora, è stato identificato come uno dei sospettati coinvolti nella violenta rissa che si è trasformata in una tragica sparatoria all’interno del Parco della Media Valle del Lambro.
Fonte foto: Tuttocittà
Il possibile movente
Le indagini preliminari hanno suggerito che questo terribile episodio possa essere legato a un regolamento di conti, ma le autorità stanno lavorando per confermare o smentire questa possibilità.
La vittima, Joussef Saadani, ha subito un’aggressione brutale. È stato colpito da due proiettili alla schiena, uno alla nuca e uno alle gambe.
L’orrore dell’episodio si è inasprito quando, cercando di fuggire, si è ritrovato presso la cascina dove gli aggressori lo hanno accerchiato. I suoi aguzzini sembrerebbero aver compiuto atti di violenza inaudita, incluso l’avergli tagliato la sua gola con un taglierino, successivamente rinvenuto sul luogo del crimine.
Le testimonianze
Gli abitanti della corte si sono trovati improvvisamente a fronteggiare una scena di violenza inaudita. Hanno cercato di soccorrere Joussef Saadani, praticando il massaggio cardiaco e tamponando le ferite, ma la perdita di sangue era troppo grave.
Anche gli operatori sanitari hanno tentato di intubarlo senza successo. Gli aggressori, nel frattempo, cercavano la fuga e si rifugiavano alle porte degli inquilini.
Le prove
Le prove raccolte comprendono decine di bossoli rinvenuti sul luogo, testimonianze degli abitanti della corte, nonché dei due feriti, ricoverati in ospedale.
Le altre due persone sono rimaste coinvolte con conseguenze lievi. Uno è stato colpito da un proiettile al polso, riportando comunque un danno moderato. L’altro, colpito probabilmente con una mazza da baseball, ha riportato vari traumi e contusioni.
Le forze dell’ordine stanno anche esaminando attentamente le registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti agli ingressi e alle uscite del parco.
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