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Arrestato in Calabria l'assessore regionale Marcello Minenna: era stato direttore dell'Agenzia delle Dogane

Arrestato Marcello Minenna, ex direttore delle Dogane. L’indagine ha portato all’arresto per corruzione 34 persone, tra cui Gianluca Pini (Lega)

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È stato arrestato in Calabria l’ex direttore dell’Agenzia delle Dogane Marcello Minenna. L’attuale assessore all’ambiente della Regione Calabria si trova ai domiciliari in seguito a un’indagine della procura di Forlì per corruzione sulla pandemia. Non è l’unico, un altro nome emerso dalle indagini è quello dell’ex parlamentare leghista Gianluca Pini.

Chi è Marcello Minenna

Marcello Minenna, 52 anni e originario di Bari, era l’ultimo dei grillini. È un economista, un professore a contratto all’Università La Sapienza e all’Università telematica San Raffaele ed è stato anche assessore tecnico al Bilancio di Roma Capitale. Ex direttore dell’Agenzia delle Dogane, è stato aspramente criticato per la sua gestione dei fondi. A non quadrare erano troppi elementi: dai 21 milioni di euro spesi in vestiti per i poliziotti, ai ruoli assegnati per amicizia. È il caso, per esempio, della task force “anti-Covid” assegnata a Carla Ruocco, una sua cara amica, esperta in chirurgia estetica. Non è questo fatto però che gli è costato la libertà.

Minenna, attuale assessore regionale della Calabria della giunta Occhiuto, con delega all’Ambiente, alle Partecipate, alla Programmazione unitaria e ai Progetti strategici, è agli arresti domiciliari per corruzione  e speculazione sulla pandemia di coronavirus.

Gianluca PiniFonte foto: ANSA
 Gianluca Pini (Lega) arrestato per corruzione insieme a Minenna

Arrestato per corruzione

L’inchiesta che lo vede protagonista in queste ore, insieme all’ex parlamentare del centrodestra Gianluca Pini (Lega), è legata alla maxi-operazione della Procura della Repubblica di Forlì. Gli arresti di Minenna e Pini sono solo due dei 34 provvedimenti di custodia cautelare confermati ed eseguiti nella mattinata di oggi.

Dopo il terremoto nell’Aeronautica Militare per frode, falso e corruzione, anche l’Agenzia delle Dogane è scossa dall’ennesima indagine.

Le indagini

Dal 2020, a partire da un’operazione antidroga della Squadra Mobile di Forlì, si è iniziato a ricostruire il giro di affari illegali dell’ex parlamentare della Lega. La Procura ha confermato che, in seguito a intercettazioni telefoniche, è stato possibile svelare il sistema di illeciti. L’ex parlamentare sfruttava le proprie conoscenza per garantire la presenza di persone all’interno di istituzioni pubbliche locali e nazionali, teste fondamentali dell’impresa perché garantivano la cura degli interessi illeciti.

Dalle carte dei magistrati si intuisce il piano: Pini aveva promesso a Minenna di accreditarlo all’interno della “Lega Salvini Premier” in modo da essere considerato un uomo di quel partito e gli prometteva la riconferma della nomina a Direttore generale dell’Agenzia delle Dogane in seguito al cambio dell’esecutivo. In cambio Minenna si metteva al servizio di Pini per risolvere i problemi dell’imprenditore nella fase di sdoganamento della merce. Proprio questi rapporti sono alla base dell’appalto milionario per la fornitura di dispositivi medici in seno alla crisi pandemica.

marcello-minenna Fonte foto: ANSA
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