Arrestato deputato Pd Dario Safina per corruzione e turbativa d'asta: indagati i dirigenti di Trapani Servizi
Il deputato della Regione Sicilia Dario Safina, eletto col Pd, è finito agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta a Trapani su turbativa d'asta e corruzione
Terremoto in Sicilia. Il deputato regionale Dario Safina, eletto col Pd, è stato arrestato mercoledì 24 gennaio. La misura dei domiciliari gli è stata notificata dai carabinieri di Trapani. Nella stessa inchiesta è stato invece disposto il divieto di dimora, a Trapani ed Erice, al direttore generale e a quello amministrativo della Trapani Servizi spa, ditta che gestisce l’attività di raccolta dei rifiuti in città. Sono indagati per turbativa d’asta e corruzione.
- L'inchiesta su corruzione e turbativa d'asta
- L'accusa al deputato Pd
- Informazioni in cambio di 50 mila euro
- La reazione di Dario Safina
- La reazione del Pd e del sindaco di Trapani
- Gli altri indagati
- Chi è Dario Safina
L’inchiesta su corruzione e turbativa d’asta
Al centro delle indagini dei carabinieri, coordinata dalla Procura di Trapani, ci sarebbe la presunta attività illecita di dirigenti e collaboratori della società municipalizzata Trapani Servizi spa.
Secondo l’accusa, avrebbero truccato i concorsi del 2020 e 2021 per la selezione e designazione del direttore generale della società e per le nomine di un collaboratore esterno e del direttore tecnico.
La Sala d’Ercole, dove si riuniscono i deputati dell’Ars dal 1947
L’indagine è nata dopo l’incendio in un impianto di raccolta dei rifiuti della Trapani Servizi spa: la natura dolosa spinse i carabinieri a intercettare l’amministratore unico pro tempore della società comunale che gestiva i rifiuti, Carlo Guarnotta, e alcuni dipendenti.
L’accusa al deputato Pd
Al deputato regionale, ex assessore ai lavori pubblici del comune di Trapani, si contesta di aver pilotato, quando era in carica in Giunta, la gara di project financing per la manutenzione dell’illuminazione pubblica, informando preventivamente delle l’imprenditore messinese Valerio Christian, Energy manager per la Sicilia della City Green Light.
Gli avrebbe riferito le tempistiche di pubblicazione, i contenuti e l’importo di base del bando, consentendo così alla società di ottenere l’aggiudicazione della procedura con la presentazione di un’offerta migliore rispetto a quelle dei concorrenti.
Safina, inoltre, avrebbe promesso l’affidamento alla impresa, al di fuori di ogni procedura concorsuale, dei lavori di rifacimento dell’illuminazione degli impianti sportivi Campo Aula e Campo Coni.
Informazioni in cambio di 50 mila euro
In cambio delle informazioni che avrebbero fatto vincere alla City Green Light le gare pubbliche bandite dal Comune di Trapani, Valerio Christian avrebbe dato all’allora assessore comunale Dario Safina 50 mila euro per iniziative comunali, 10 mila euro per le luminarie cittadine per il Natale del 2020, 4 telecamere da installare accanto a due fontane cittadine per la videosorveglianza, due dispositivi di illuminazione di un’opera d’arte installata in piazza Catito.
“Regali” che, secondo i pm, sarebbero stati sollecitati da Safina, ora deputato regionale Pd, per “conseguire il personale vantaggio di accrescere la propria visibilità e quindi il personale consenso presso il corpo elettorale con ciò, conseguentemente incrementando il proprio rilievo politico”.
La reazione di Dario Safina
La reazione di Dario Safina, deputato regionale del Pd finito ai domiciliari, non si è fatta attendere.
L’onorevole, infatti, ha rilasciato una nota subito dopo essere stato arrestato:
“Stamattina all’alba mi è stato notificato un provvedimento di arresti domiciliari. I fatti contestati dalla magistratura riguardano il periodo in cui ricoprivo il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Trapani. Due le accuse che gli inquirenti muovono nei miei confronti: corruzione e turbativa d’asta. Sono sereno e ho la coscienza tranquilla. Sono fiducioso nell’operato della magistratura e sono certo che riuscirò a chiarire la vicenda nel più breve tempo possibile”.
La reazione del Pd e del sindaco di Trapani
“Sono sorpreso e personalmente addolorato. Nel confermare pieno sostegno e fiducia alla magistratura e in particolare alla procura di Trapani, guidata da Gabriele Paci, non avendo elementi e fatti se non quelli riportati dalla stampa, auguro a Dario Safina, di dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.
Il sindaco della città, Giacomo Tranchida, si è definito “assolutamente basito” perché “conosco Dario Safina da tempo, persona perbene, capace professionalmente e amministratore zelante oltre che impegnato. Fiducioso comunque nell’operato della magistratura, auspico che Safina saprà chiarire celermente la sua posizione”.
Gli altri indagati
I dirigenti di Trapani Servizi indagati sono Carlo Maria Baldassare Guarnotta e Giuseppe Ullo, a cui è stato notificato il divieto di dimora a Trapani ed Erice.
All’Energy manager di City Green Light, Valerio Christian, è stato imposto il divieto di esercitare l’attività imprenditoriale per un anno.
Chi è Dario Safina
Dario Safina è nato ad Erice, in provincia di Trapani, il 22 novembre 1976.
Laureato in Giurisprudenza, avvocato, la sua carriera politica era iniziata molto presto, con i Giovani democratici trapanesi.
Dal 2005 al 2008 è stato segretario provinciale dei Ds.
Dal 2011 al 2012 è stato presidente provinciale del Pd.
Assessore comunale ai Lavori pubblici nella precedente giunta del sindaco Giacomo Tranchida, si era dimesso per candidarsi alle regionali, rimanendo al Comune come consulente .
È stato eletto per 143 voti (5.412 preferenze), superando Domenico Venuti nella sfida interna al Pd.
Lo stesso Venuti aveva fatto ricorso sostenendo l’ineleggibilità alla carica, perdendolo.
Attualmente Safina è componente della commissione Attività Produttive di Palazzo dei Normanni e nella commissione speciale per lo Statuto.