Arrestato a Dubai Gianluigi Torzi, il "broker del Vaticano": perché la polizia lo ha fermato negli Emirati
Il "broker del Vaticano" Gianluigi Torzi, condannato a 6 anni dalla giustizia della Santa Sede, è stato arrestato a Dubai: perché è stato fermato
È stato arrestato a Dubai Gianluigi Torzi, conosciuto anche come il ‘broker del Vaticano‘, condannato a 6 anni dalla giustizia della Santa Sede per la gestione dei fondi della Segreteria di Stato e la compravendita di un palazzo di lusso a Londra in Sloan Avenue.
- L'arresto di Gianluigi Torzi a Dubai
- Perché è stato condannato a 6 anni Gianluigi Torzi
- Perché Gianluigi Torzi è stato arrestato a Dubai
L’arresto di Gianluigi Torzi a Dubai
Stando a quanto appreso e riportato da ‘LaPresse’, Gianluigi Torzi sarebbe stato fermato nelle scorse ore da ‘apparati’ di polizia degli Emirati Arabi. Non è chiaro se l’arresto sia avvenuto in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso dall’Italia. La notizia circolava senza conferme dalla serata di mercoledì.
La procedura negli Emirati prevede che venga lasciato all’arrestato il telefono per effettuare alcune chiamate.
Gianluigi Torzi, arrestato a Dubai nella giornata di mercoledì 10 gennaio, è conosciuto anche come il “broker del Vaticano”. La giustizia della Santa Sede lo ha condannato a 6 anni.
Perché è stato condannato a 6 anni Gianluigi Torzi
Il Tribunale del Vaticano ha condannato Gianluigi Torzi nel 2023 per il reato di truffa aggravata, estorsione in concorso e autoriciclaggio mentre lo ha assolto (perché il fatto non sussiste) dal reato di peculato, in riferimento all’ipotizzata sopravvalutazione del prezzo di vendita del palazzo di lusso a Londra in Sloan Avenue.
L’uomo, 44enne, originario del Molise, è al centro di inchieste e processi delle Procure di Roma e Milano.
Perché Gianluigi Torzi è stato arrestato a Dubai
L’agenzia ‘ANSA’ aggiunge ulteriori dettagli su quanto accaduto a Gianluigi Torzi: ambienti investigativi hanno confermato che il 44enne è stato fermato dalla Polizia a Dubai mercoledì 10 gennaio.
Da quanto si ipotizza il fermo di Torzi, che dovrà essere convalidato dalle autorità degli Emirati, è dovuto a una misura cautelare richiesta dalla Procura di Milano per l’ipotesi di aggiotaggio su azioni Aedes, società di investimento quotata in Borsa, reato che sarebbe stato commesso tra il 2017 e il 2019.