Aosta, Jessica Lesto è morta per overdose: cade la pista dell'omicidio. Il risultato dell'autopsia
Cade l'ipotesi di omicidio sulla morte di Jessica Lesto, la donna di 32 anni trovata morta a maggio ad Aosta: la causa del decesso è legata alla droga
Jessica Lesto, la 32enne di Aosta trovata morta in una fossa lungo la riva della Dora Baltea il 31 maggio scorso, accanto a un insediamento di senzatetto, ha perso la vita in seguito a una “acuta intossicazione da cocaina”. A stabilirlo è stato l’esame tossicologico effettuato sul suo corpo e predisposto dalla procura aostana.
A “Chi l’ha visto?” il caso di Jessica Lesto
Del caso della donna aostana se ne era occupato anche “Chi l’ha visto?”: cinque anni fa la 32enne era scomparsa ed era poi stata ritrovata dopo un appello della trasmissione targata Rai.
Dopo la sua morte, il programma condotto da Federica Sciarelli aveva provato ad accendere i fari sulla vicenda.
Jessica Lesto
“Chi frequentava Jessica Lesto negli ultimi tempi? – era stato scritto sul sito ufficiale un mese fa – Qualcuno riconosce gli oggetti del bivacco dove è stato trovato il corpo?”.
Non fu omicidio
Il ritrovamento del cadavere era avvenuto grazie a una segnalazione alle forze dell’ordine, in seguito alla quale era stato aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti.
Il marito della vittima, Dia Matabara, di 37 anni e originario del Senegal, risulta irreperibile almeno dalla metà del maggio scorso e non è escluso che possa essere all’estero.
Dopo il recente esito degli accertamenti del medico legale, l’ipotesi di reato di omicidio tuttavia cade definitivamente. Da quanto si apprende, gli inquirenti escludono anche l’eventuale possibilità di occultamento di cadavere. Secondo la Procura a seppellire la salma potrebbero essere stati la pioggia o l’ingrossamento della Doria.
Jessica Lesto, secondo quanto stabilito, è morta nella prima metà del mese di maggio, in un periodo compreso tra i 15 e i 30 giorni dal ritrovamento del corpo. Sul cadavere, rinvenuto in stato di decomposizione tra fango e foglie, non erano stati riscontrati segni evidenti di violenza o altri traumi.
Verso l’archiviazione
Adesso il pm di turno riceverà la relazione conclusiva sulle cause del decesso: solo successivamente potrà essere richiesta l’archiviazione dell’indagini.
Nell’attesa il magistrato ha comunque concesso il nulla osta per la celebrazione del funerale.