Anna Oxa indagata a Perugia dopo la denuncia del fan: la cantante avrebbe pubblicato un suo audio su Facebook
Anna Oxa è stata denunciata per aver pubblicato su Facebook un audio di un fan. La cantante è indagata per violazione della privacy
La procura di Perugia ha aperto un’indagine su Anna Oxa per violazione della privacy. A denunciarla è stato un fan che accusa la cantanti di aver diffuso su Facebook dei contenuti audio di natura personale.
La denuncia del fan
Secondo quanto riportato dal Messaggero, i fatti risalgono al 2019: Anna Oxa viene denunciata da un suo fan, un professionista di Perugia, per la divulgazione sulla pagina Facebook della cantante di alcuni messaggi che dovevano rimanere privati.
Si tratta di audio contenenti dati riservati e che, per motivi ancora da accertare, sono finiti sul profilo della cantante barese, che conta 55 mila follower. L’accusa è di violazione della privacy.
Anna Oxa
Da lì è partita l’indagine della procura, sotto cui sono finiti anche tre membri dello staff di Anna Oxa, ritenuti responsabili della condivisione di quei messaggi sulla vita personale del professionista perugino.
Anna Oxa in tribunale
Il procedimento si è dilungato fino a oggi, per la precisione a mercoledì 22 maggio, giorno in cui Anna Oxa si è presentata in tribunale per l’udienza predibattimentale. Secondo quanto scoperto dal quotidiano, gli avvocati degli indagati hanno presentato varie eccezioni.
Tra queste è stata contestata l’indeterminatezza del capo di imputazione ed è stata sollevata una questione di giurisdizione, con l’intenzione di trasferire il caso in Svizzera, Paese di residenza della cantante.
La decisione finale spetterà alla Corte di Cassazione, con l’udienza rinviata al prossimo autunno, che dovrà stabilire se il procedimento giudiziario si svolgerà a Perugia o in Svizzera.
La reazione del team di Anna Oxa
Tramite un lungo post su Facebook la società Oxarte ribadisce “la totale estraneità della signora Oxa e della manager dell’azienda riguardo ai contenuti oggetto di contestazione”.
Inoltre, viene sottolineato che “in realtà Anna Oxa è stata chiamata perché si presume che avesse dato il consenso di pubblicare in una pagina(?) non si sa cosa, non si sa da dove, ma si sa quando… perché non sono state fatte indagini informatiche e non c’è nessuna prova della pubblicazione del post”.
Oxarte chiude il comunicato puntando il dito contro il professionista perugino che, secondo la società, “non è un fan, ma una persona entrata nella sfera privata dell’artista, in modo persecutorio, morboso”.