Coronavirus, Zangrillo pubblica vignetta sui morti: bufera social
Polemica sui social per una vignetta sui morti per coronavirus in Italia pubblicata da Alberto Zangrillo
Una vignetta condivisa da Alberto Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione all’Ircss San Raffaele di Milano, ha scatenato una polemica sui social, tanto che l’hashtag #Zangrillo è finito nelle prime posizioni delle Tendenze su Twitter.
Zangrillo ha pubblicato sui suoi canali social un disegno di Ghisberto, in cui viene paragonato il numero di morti per Covid-19 e quello dei decessi causati da altre patologie.
Nella vignetta, un uomo vestito di nero, circondato da pecore e con alle spalle gli altoparlanti esclama: “Ieri in Italia sono morte 4 persone per Covid. È terribile!”. Di fronte a lui, un altro uomo in abiti normali gli risponde: “Ieri in Italia sono morte anche 638 persone per malattie cardiocircolatorie e 483 per tumore! Questo è davvero terribile”.
Non è la prima volta che il primario di anestesia e rianimazione del San Raffaele di Milano finisce al centro di una polemica legata al coronavirus. Recentemente, per esempio, Zangrillo è stato protagonista di un acceso scontro con Andrea Crisanti.
Bufera per la vignetta di Zangrillo: i commenti polemici
Tra i commenti alla vignetta condivisa da Zangrillo, uno dice: “Di solito un medico non minimizza una pandemia globale. Di solito un medico non fa battute su una malattia, anche su quella che può apparire meno grave del solito. Di solito un medico si impegna per le campagne di sensibilizzazione e prevenzione”.
E un altro: “Come si sentiranno le famiglie dei morti per Covid dopo la derisione del dottore?”.
In un altro post su ‘Twitter’ si legge: “Che amarezza, che delusione, caro anestesista”.