Vicenza, cacciatore uccide il suo cane con un colpo di fucile: non voleva pagare il veterinario per le cure
L'uomo si è rifiutato di affrontare le spese per l'operazione e ha deciso di uccidere l'animale con il fucile
Doveva essere una giornata di allenamento come un’altra per dei cani da caccia, ma per uno di loro è stato l’inizio della fine. Tosca, un segugio che si stava allenando per il “riporto della selvaggina” è infatti rimasta ferita dopo un incidente con un ‘auto che non è riuscita ad evitarla e il padrone, anziché curarla dalle fratture subite, ha deciso di risparmiare sul veterinario uccidendola con un colpo di fucile.
L’incidente e le fratture
La storia che vi raccontiamo ha avuto luogo a Costabissara, nel Vicentino, negli scorsi giorni. Tosca e il suo padrone, un cacciatore della zona, insieme ad altri segugi di altri cacciatori si stavano allenando per il riporto della selvaggina quando, la cagnolona da caccia è rimasta vittima di un incidente con un’auto.
Allontanatasi dal campo di addestramento, forse per la troppa foga del momento, Tosca è stata investita da una vettura che gli ha causato diverse fratture, tra cui una più grave al femore. Per curarla sarebbe stato necessario un urgente intervento chirurgico da parte di un veterinario che però, come raccontato dal Gazzettino, non ha avuto modo di operare il cane.
Uccide il cane da caccia col fucile
Una volta a conoscenza del costo dell’operazione e, soprattutto dei tempi di recupero dopo l’intervento, il cacciatore ha deciso di prendere del tempo per riflettere. Intanto un altro collega, che si era preoccupato per la situazione, aveva allertato l’Enpa.
Dopo alcuni giorni due volontari si sono recati a casa del cacciatore per far visita a Tosca che però, sorprendendo tutti, era sparita. Dopo un po’, però, il cacciatore ha confessato: Tosca l’ha uccisa lui, con un colpo di fucile alla testa, all’alba. Tutto, per evitare le costose cure mediche che probabilmente l’avrebbero salvata.
La dura condanna dell’Enpa
Venuto a conoscenza dell’amara sorpresa, l’ispettore di Enpa Renzo Rizzi ha commentato sconvolto l’accaduto: “Siamo di fronte ad un fenomeno, quello dell’abbattimento dei cani da caccia che si verifica molto spesso. Dai nostri dati abbiamo rilevato che oltre il 30% dei cani da caccia di proprietà, quando ormai vecchi o non servono più, vengono eliminati”.
Il cacciatore è stato denunciato alle forze dell’ordine da parte dell’Enpa stessa.